Calciomercato: Belotti in arrivo. Mou vota Bailly: la situazione
Tutto fatto per il gallo, si attende il trasferimento di Shomurodov al Bologna. Zagadou ha detto sì, ma Mourinho preferirebbe il centrale ivoriano del Manchester United
Il primo obiettivo è stato raggiunto. Quello cioè di consegnare a Mourinho, con un ragionevole anticipo, una Roma quasi al completo. Con l’arrivo di Wijnaldum, Tiago Pinto c’è riuscito. Ma questo non vuole dire che il lavoro del generalmanager giallorosso sia concluso. Anzi. C’è da dare a Mou quello che ha chiesto Mou, ovvero, possibilmente, un quinto difensore centrale per supportare ancora di più la scelta di una linea difensiva a tre e un vice Abraham in sostituzione di uno Shomurodov che non ha convinto e che è stato messo sul mercato. E poi anche, se non soprattutto, continuare a dare una sfoltita a una rosa che rimane ancora extralarge e che pesa in maniera molto importante sul monte ingaggi.
Questione centrale difensivo. In qualche maniera, la Roma si è salvaguardata. Nel senso che sa di poter prendere Dan-Axel Zagadou, svincolato dal Borussia Dortmund, classe 1999, piede sinistro, costo ingaggio più che abbordabile, insomma un ragazzo che ha tutti i requisiti dell’identikit che a Trigoria era stato fatto per andare a prendere il quinto centrale. E allora, dov’è il problema? Sta nel fatto che il gigante francese nelle ultime due-tre stagioni più che in campo è stato in infermeria ed è legittima, visti appunto i precedenti, la prudenza prima di decidere se tesserarlo. Anche perché lo Special One ha chiesto un quinto più garantito, se non altro in fatto di esperienza. Indicando il nome dell’ivoriano Eric Bailly, il giocatore che fu il suo primo acquisto quando si mise seduto sulla panchina del Manchester United (pagandolo trentotto milioni di euro al Villareal). Pure Bailly, per la verità, nelle ultime stagioni è stato spesso e poco volentieri infortunato, ma Mou lo conosce, sa quello che gli può dare e conosce le qualità di un giocatore che se sta bene sarebbe più di un quinto.
Il Manchester, però, per il semplice prestito, ha chiesto tre milioni di euro, cifra che la Roma non intende spendere per un giocatore che oltretutto guadagna cinque milioni e duecentomila euro netti a stagione. Ieri, però, per l’esordio in campionato dell’United (negativo, sconfitta in casa contro il Brighton), Bailly non è stato neppure convocato, un ulteriore indizio della volontà di salutare il giocatore. A questo punto pensare che si possa ottenere uno sconto sui tre milioni richiesti per il prestito, è più di una speranza. Succedesse, Mou voterebbe Bailly.
Come ha già votato il Gallo Belotti per il ruolo di vice Abraham. La Roma ha già l’accordo con l’ex granata, ma prima di ufficializzare l’arrivo del giocatore, gradirebbe sistemare perlomeno Eldor Shomurodov per il quale sta trattando da giorni con il Bologna. La fumata bianca però non è ancora arrivata, causa il mancato accordo sulle condizioni della cessione, come ci ha confermato ieri il ds del club emiliano, Giovanni Sartori: «Ci sono ancora alcune criticità da risolvere». Criticità che si devono ricondurre alle condizioni da mettere nero su bianco perché il diritto di riscatto del giocatore si trasformi in obbligo (come vorrebbe la Roma). L’impressione, forte e chiara, è che l’affare alla fine si farà. A quel punto Belotti arriverà (c’è chi giura che siano state già fissate le visite mediche per mercoledì prossimo). Oltre a Shomurodov da Trigoria sono in uscita altri due attaccanti: Kluivert e Carles Perez, il primo definitivo, il secondo probabilmente in prestito con obbligo di riscatto. Per l’olandese, Pinto sta continuando a trattare soprattutto con il Fulham. Tra le parti c’è stato già un incontro a Londra dove, però, il club inglese ha formulato un’offerta (dieci milioni) ritenuta troppo bassa dal dirigente romanista che per l’orange punta a incassare una cifra tra i tredici e i quindici milioni.
Del resto, un anno fa, fissò a quattordici milioni e mezzo il diritto di riscatto di Kluivert per il Nizza dove l’olandese ha giocato, bene, nella passata stagione. Nizza, peraltro,che è tornato sul giocatore ma offrendo ancora una cifra ritenuta troppo bassa. Più certo il destino di Carles Perez. Ma solo sulla carta. Il giocatore ha fatto sapere di essere interessato soltanto a un trasferimento al Celta Vigo, ma la Roma per ora non ha ricevuto le garanzie di un obbligo di riscatto e, anche, ha almeno altre due squadre (una italiana) disposte a prendere Perez per una cifra superiore a quella offerta dal club spagnolo. E così, pure qui, non è ancora arrivata la fumata bianca.
Che, invece, è arrivata per Gonzalo Villar. Oggi il centrocampista spagnolo sarà a Genova per sostenere le visite mediche per la Sampdoria. Il trasferimento sarà formalizzato con la formula del prestito con diritto di riscatto. Nessun obbligo perché la Samp, che sta vivendo un periodo molto delicato in attesa di una nuova poprietà, non può assumersi responsabilità economiche. La Roma si augura che a Genova Villar ricostruisca la sua credibilità, puntando a monetizzare, nel caso, tra un anno.
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