Calciomercato: il destino di Zaniolo e Frattesi si decide in sette giorni
Il tempo stringe, ma la Juve deve vendere De Ligt. Pinto a Torino ma non ha incontrato i bianconeri. Il Sassuolo continua a dire no per il centrocampista
Si scrive De Ligt, si legge Zaniolo. Si scrive Carnevali, si legge Frattesi. E’ la fotografia delle due situazioni di mercato, Nicolò in uscita, Davide in entrata, che in questo momento stanno stoppando il mercato della Roma. E sono due situazioni che hanno bisogno di essere definite perché il tempo comincia a diventare un fattore.
Cominciamo, of course, da Zaniolo. Il suo mancato impiego nel primo test stagionale contro il Trastevere, come era immaginabile, ha scatenato il finimondo. Alimentato peraltro anche dalle versioni contrastanti arrivate dalla Roma e dall’entourage del ventidue. Che la situazione stia arrivando a un punto di non ritorno, ci sembra piuttosto evidente. Con il giocatore che tutto è meno che insensibile alle lusinghe della Juve. Al punto che sarebbe deluso dal fatto che, finora, al di là di tante chiacchiere e offerte formulate attraverso i media, compresa pure quella comprendente il cartellino di Arthur che guadagna oltre sette milioni e pesa a bilancio per quarantaquattro, non si è neppure presentata a Trigoria, figuratevi se con numeri che possano indurre Pinto a dire «cominciamo a trattare». Tiago, inoltre, ieri è stato a Torino (è rientrato in serata). Ma per quello che ci risulta non c’è stato un incontro con la dirigenza bianconera (l’appuntamento era con un paio di club francesi, uno il Lione).
Tornando a Zaniolo e affrontandolo dal punto di vista sabaudo, il problema è De Ligt. Ovvero la Juve per poter avere il cash per poter perlomeno ingolosire la Roma deve prima vendere De Ligt (conteso tra Chelsea e Bayern) per poi provare a prendere Zaniolo. Se non si sblocca la cessione dell’olandese, ora è problematico per la Juve formulare un’offerta. E allora questo vuole dire che, al momento, Nicolò domani salirà sul volo che porterà la Roma in Portogallo. Roma, comunque, che nel caso di partenza del ventidue, non vuole farsi trovare impreparata. E allora tiene viva la trattativa con il Crystal Palace per Zaha, giocatore gradito a Mou e Pinto e per il quale sono stati già avviati i primi contatti.
Passiamo a Frattesi. Per il quale, peraltro, bisogna registrare, almeno per quello che ci risulta, un nuovo stallo, «non c’è niente di nuovo» ha ribadito anche ieri il grande capo del Sassuolo, Carnevali. Nonostante le pressioni che stanno facendo il giocatore e il suo procuratore, Beppe Riso, non si riesce a trovare un punto d’incontro che faccia contenti tutti. Inoltre in questi giorni il Sassuolo è molto impegnato nella trattativa con il Psg per la cessione di Scamacca che dovrebbe portare nelle casse del club emiliano una quarantina di milioni. La Roma la sua offerta per Frattesi, quattordici più il cartellino del baby Volpato (doppietta contro il Trastevere) con un diritto di riacquisto fissato l’ha fatta, ma al momento la risposta del Sassuolo è stata sempre negativa. Saranno decisivi i prossimi giorni per capire se Frattesi potrà tornare, come si augura il giocatore, a Trigoria. In caso contrario, Pinto tornerà a percorrere con maggiore convinzione la pista che porta al francese del Lione, Aouar.
Il centrocampista transalpino è considerato il giocatore più giusto, per caratteristiche tecniche e tattiche (può giocare in più ruoli, compreso quello di trequartista), per andare a coprire il buco lasciato da Mkhitaryan. Per Aouar la Roma è pronta a mettere sul piatto gli stessi soldi offerti al Sassuolo per Frattesi. A proposito di centrocampisti, ieri c’è stata una dichiarazione dell’uruguaiano Torreira. «Ho parlato con Mourinho, la Roma è una possibilità, ma non è facile» ha detto il centrocampista in uscita dall’Arsenal e che ha giocato l’ultima stagione in prestito alla Fiorentina. Ora non ha ancora trovato una squadra, ha fatto capire di gradire la Roma, ma a Trigoria al momento non confermano.
Infine ieri la società giallorossa ha ufficializzato il rinnovo contrattuale, fino al giugno del duemilaventisei, di quattro ragazzi del settore giovanile: il portiere Mastrantonio (2004), l’esterno destro Missori (2004), lo spagnolo esterno sinistro Oliveras (2004), il centrocampista svedese Tahirovic (2003).
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