Mercato: per Frattesi avanti piano, in alternativa c’è anche Aouar
Riso, procuratore di Davide, frena: "Presto per parlare di un ritorno alla Roma". Il francese del Lione può rappresentare, al momento, il piano B più praticabile
Troppo sfacciato. Frattesi a un passo dal ritorno alla Roma. Affare in dirittura d'arrivo. Con il Sassuolo si stanno trattando i dettagli. E, pure, tra i club già c'è stata la firma. Affare, insomma, fatto. Forse, però, ci si è spinti un po' troppo in avanti. Non che si voglia dire che il ragazzo cresciuto a Trigoria, maturato al Sassuolo, dopo esperienze in prestito a Monza, Ascoli e Empoli, non interessi a Tiago Pinto che sul mercato, se dovesse partire come probabile anche Veretout, dovrà dare a Mourinho almeno altri due centrocampisti. Ma a raffreddare i prematuri annunci, ci ha pensato ieri il procuratore di Frattesi, Giuseppe Riso, che dopo una visita nella sede dell'Inter, è stato piuttosto chiaro: «E' troppo presto per parlare di un ritorno di Frattesi alla Roma». Appunto. C'è da chiedersi come mai tanta fretta nel voler anticipare un accordo che ancora non c'è. Anzi, tra i due club si sta trattando, pare pure senza troppa fretta, sui numeri dell'affare e, soprattutto, sulla doppia contropartita tecnica da inserire in uno scambio tutto made in Trigoria. Ovvero: Frattesi alla Roma in cambio di soldi (11-12 milioni) più il cartellino di un paio di ragazzi. Il Sassuolo vorrebbe Bove (fino a ieri ritenuto dalla Roma incedibile) e Volpato (il ragazzo assistito dalla scuderia di Francesco Totti), la Roma offre Felix e Tripi. Ma oltre a queste dinamiche tipiche di qualsiasi trattativa, non è che l'esagerata mediaticità della trattativa serva a nascondere qualcosa d'altro? Cioè un altro obiettivo per il centrocampo? Non è da escludere.
Anche perché dalla Francia, arrivano sussurri sul possibile interessamento della Roma per il cartellino di Houssem Aouar, ventiquattro anni, cartellino di proprietà del Lione fino al trenta giugno del prossimo anno e nessun rumor di un possibile prolungamento. Quindi l'esigenza da parte del Lione, che ha appena vissuto un ribaltone societario, di venderlo adesso per poter monetizzare un cartellino che fino a un anno fa valeva oltre trenta milioni. Ora il prezzo si è praticamente dimezzato, ne bastano quindici-sedici per prendere il centrocampista francese (in pratica la stessa cifra che la Roma è disposta a spendere per Frattesi) che per caratteristiche è un giocatore che andrebbe a migliorare e arricchire il pacchetto dei centrocampisti in giallorosso. Che, nel caso, poi avrebbe bisogno comunque di un ulteriore tassello nel momento in cui Veretout, come è probabile, saluterà Trigoria. E le ultime, in questo senso, danno di nuovo in leggera salita le possibilità che in giallorosso torni Sergio Oliveira, come auspicato con tanto di dichiarazioni ufficiali, dallo stesso Josè Mourinho, «se ce lo ridanno in prestito, vado a prenderlo io». La Roma, come sempre del resto, sta provando a dare retta al suo allenatore. Si è riaperta allora la pista per prolungare il prestito del portoghese. Che la Roma, per quanto ne sappiamo, è disposta a pagare un paio di milioni (nel gennaio scorso ne spese uno per sei mesi) con un diritto di riscatto fissato intorno ai dieci milioni che si potrebbe trasformare in obbligo al verificarsi di certe condizioni (presenze da almeno quarantacinque minuti).
Non solo centrocampisti, comunque. Pinto sta lavorando anche per mettere a disposizione dello Special One, un esterno destro basso da affiancare a Karsdorp. E il nome su cui si sta lavorando di più, continua a essere quello del turco Celik di proprietà del Lille ma con un solo anno di contratto e una grande voglia di andare via. Con il giocatore già da tempo sono stati fatti passi in avanti sostanziali, c'è di fatto un accordo economico con il giocatore, non ancora però con il Lille (richiesta da 9 milioni, offerta da 6). E, per quello che ci risulta, servirà un po' di tempo per trovare la quadra, anche perché il club francese pare che abbia qualche problema burocratico ed economico con la federazione del suo stesso Paese, sembra per una questione simile a quello che da noi è l'indice di liquidità.
Chiudiamo sulla questione attaccante. A Trigoria è stato offerto Kostic. Giocatore di grandi qualità, ma se non parte nessuno, difficile che arrivi una nuova punta.
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