Calciomercato Roma: Kamara dice addio al Marsiglia, Maitland-Niles all'atto finale
Il francese non rinnova, vuole andare via: il Marsiglia chiede dieci milioni, la Roma ne offre la metà. Per l'inglese contatti continui con l'Arsenal per chiudere
Kamara, Maitland-Niles. Il mercato in entrata della Roma, da qualche giorno ruota intorno a questi due nomi. Con l'inglese sempre più vicino e il francese che Tiago Pinto vorrebbe tanto portare a Trigoria, pur nella consapevolezza di una concorrenza sul ventunenne centrocampista e difensore, folta e prestigiosa. Partiamo proprio da Kamara che a Trigoria è stato individuato come l'uomo giusto per arricchire e completare le scelte di Mourinho in mezzo al campo. C'è da registrare, in chiave Roma, un fattore che può indurre all'ottimismo. Ovvero il nazionale under ventuno francese, ha ribadito al Marsiglia, per l'ennesima volta, che non ha nessuna intenzione di rinnovare il suo contratto in scadenza il prossimo trenta giugno. Cosa che, inizialmente, aveva fatto piuttosto irritare il presidente Pablo Longoria, dirigente con un prolungato passato in Italia (Juventus e Sassuolo), poi una tappa in Spagna (Valencia), quindi la poltrona di grande capo del club che in bacheca ha in mostra anche una Champions League. Ora i rapporti tra le parti si sarebbero normalizzati, in particolare con il procuratore Lyes Ghilas (nella sua scuderia anche Lacazette), al motto vendiamolo subito e al miglior prezzo possibile.
Già, il prezzo. È infatti intorno al cash necessario per il cartellino, che si deciderà il futuro del giocatore. E su questo si sta discutendo. Con il Marsiglia che, forte di una presunta offerta da dieci milioni di sterline da parte del Newcastle (oltre undici milioni di euro), per il suo centrocampista chiede a gennaio, a sei mesi dalla naturale scadenza del contratto, dieci milioni. Cifra che, al di là del fatto che in questo momento questo cash non c'è nel portafoglio di Tiago Pinto, a Trigoria viene giustamente ritenuta un'esagerazione alla luce del fatto che a giugno il ragazzo si può prendere a costo zero (commissioni a parte). La Roma non vorrebbe andare oltre i sei milioni che poi non dovrebbe neppure pagare visto che dal Marsiglia, alla fine di questa stagione, dovrà incassare venti milioni e quattrocentomila euro per i riscatti obbligatori di Ünder e Pau Lopez (al portiere spagnolo manca una presenza perché il suo diritto di riscatto a dodici milioni si trasformi in obbligo). Si continuerà a trattare, sapendo che non sono da escludere intromissioni da parte di altre società (si parla di Juventus).
Passiamo a Maitland-Niles che da un pezzo ha detto sì all'offerta della Roma. Un sì, però, che non è ancora arrivato da parte dell'Arsenal, legittimo proprietario del cartellino fino al trenta giugno del duemilaventitrè. Di fatto, dopo quello per Xhaka dell'estate scorsa, tra Roma e Arsenal è nato un nuovo braccio di ferro a proposito delle condizioni per la cessione dell'esterno (ma anche centrocampista) inglese, buon amico di Abraham. Non tanto sul costo del prestito, per quello le parti avrebbero trovato un punto di incontro intorno ai settecentomila euro. Quanto sulle condizioni del diritto di riscatto. Che gli inglesi hanno fissato a quindici milioni con un obbligo che scatterebbe dopo poche presenze da quarantacinque minuti di Niles. Mentre la Roma non vuole andare oltre i dieci milioni con un obbligo per presenze a doppia cifra. I contatti continuano (Pinto è rientrato a Roma dopo una breve vacanza-lavoro in Portogallo per trascorrere le festività natalizie in compagnia della famiglia) e sul buon esito della trattativa potrebbe avere un ruolo decisivo la volontà del giocatore. Pur nella consapevolezza dell'estrema difficoltà che c'è sempre quando si tratta con club inglesi, come la Roma ha toccato con mano prima per l'acquisto di Smalling, poi l'estate scorsa nella trattativa abortita per Xhaka. A proposito di centrocampisti, c'è da registrare una voce che arriva dalla Francia (il sito footmercato.net): il Newcastle vuole Jordan Veretout. Il club inglese avrebbe già parlato con il loquace procuratore del giocatore, Giuffredi, avendo come risposta la disponibilità al trasferimento. Ci può stare, per carità, ma per convincere la Roma sarà necessario un assegno non inferiore ai trenta milioni.
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