Calciomercato: per Tiago Pinto l'ostacolo è la Premier League
Dalot promosso titolare da Rangnick nel Manchester United. Grillitsch è stato richiesto dal Newcastle, Zakaria preferisce l’Inghilterra, Douglas Luiz costa 30 milioni
Potrebbe piovere. Che, pensando al mercato che dovrà fare la Roma, può essere tradotto con le nuove difficoltà con cui si dovrà confrontare Tiago Pinto per cercare di prendere i giocatori che sono stati individuati come propedeutici per un salto di livello, quanto mai necessario dopo quello che abbiamo visto in campo nelle ultime settimane.
Tutte o quasi le piste che stanno percorrendo i dirigenti giallorossi, portano, in entrata e in uscita, in Premier League. Ovvero il campionato più competitivo ma soprattutto più ricco che c'è, pur nella consapevolezza che prendere calciatori che giocano in Inghilterra può garantire di sfruttare quel decreto crescita che dimezza gli oneri fiscali (vedi Abraham). Ci sono almeno quattro giocatori individuati da Tiago Pinto che o giocano in Premier, oppure sono nel mirino di club inglesi con tutte le conseguenze del caso visto che possono offrire di più per cartellino e stipendio. I quattro giocatori sono Diogo Dalot, Douglas Luiz, Denis Zakaria, Florian Grillitsch. Due che giocano in Premier (Dalot e Douglas Luiz), due che sono tentati da club british (Zakaria e Grillitsch). Per tutti e quattro, per quello che ci risulta, ci sono crescenti difficoltà per arrivare a dama. Vediamo allora nel dettaglio le quattro situazioni.
Diogo Dalot
Il giovane esterno difensivo portoghese (può giocare su entrambe le fasce come ci ha fatto vedere la passata stagione con la maglia del Milan) è la scelta numero uno per dare a Mourinho un esterno difensivo che, con il più che auspicabile recupero di Spinazzola, dovrebbe andare a completare il reparto degli esterni bassi. I contatti che inizialmente ci sono stati con il giocatore, sono stati più che positivi. Tanto è vero che il ragazzo che arrivò a Manchester con Mourinho in panchina, di fatto ha fatto sapere di essere più che disponibile a vestirsi di giallorosso. La Roma, su questa base, ha cominciato a trattare con l'United scoprendo subito che non sarebbe stato semplice trovare un accordo. Ora la situazione si è ulteriormente complicata. Perché il cambio sulla panchina dei Red Devils, con l'arrivo di Ralf Rangnick ha cambiato le carte in tavola. Nel senso che Dalot nelle ultime due partite è stato promosso titolare e la cosa non è certo una bella notizia per Tiago Pinto e i numeri della trattativa.
Denis Zakaria
Come Dalot è la prima scelta per il ruolo di esterno basso, così Zakaria lo è per quel ruolo di centrocampista in più che Mourinho sta chiedendo dall'estate scorsa. Lo svizzero è in scadenza di contratto con il Borussia Moenchengladbach, non ha nessuna intenzione di rinnovare e, assistito dal papà e dal nuovo procuratore, si è messo sul mercato al motto chi offre di più? E tutto questo è più di un ostacolo per la Roma che non vuole partecipare ad aste, ma soprattutto non è intenzionata a garantire le commissioni richieste (solo il papà avrebbe chiesto quattro milioni di euro). Commissioni, al contrario, che almeno un paio di club inglesi (tra questi c'è pure l'Arsenal) sono disposti a garantire. E allora per Zakaria la strada è molto di più che in salita.
Douglas Luiz
E' l'altro giocatore preferito da Tiago Pinto per il ruolo di centrocampista. Il giovane brasiliano (in scadenza nel 2023) è considerato il giocatore giusto per sistemare il centrocampo giallorosso. Solo che gioca nell'Aston Villa che ha chiesto oltre trenta milioni di euro. Anche perché Douglas Luiz ha già detto più volte no alle offerte per un rinnovo contrattuale perché intenzionato non solo ad andare a guadagnare di più, quanto a salire di livello come club. E in questo senso, anche qui, ci sono altri club inglesi di prima fascia disposti ad accontentarlo.
Florian Grillitsch
L'austriaco sembrava il giocatore più abbordabile da prendere. Scadenza di contratto il prossimo trenta giugno con l'Hoffenheim, nessuna intenzione di rinnovare, più che disponibile a prendere in considerazione un trasferimento in Italia, costo accettabile (sei-sette milioni), stipendio altrettanto, possibilità di sfruttare pure con lui il decreto crescita. Sembrava, insomma, tutto possibile. Fino a quando al citofono di casa Grillitsch qualche giorno fa non ha suonato il Newcastle. Cioè il club che da qualche settimana è diventato di proprietà di un fondo arabo che ha già fatto sapere che per il prossimo mercato ci sono a disposizione circa duecento milioni di euro. Con questi numeri pare più che evidente che per la Roma cercare di strappare l'austriaco al Newcastle sia impresa praticamente impossibile. A meno che non sia lo stesso giocatore a dire no a un club che ora è ultimo in Premier.
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