Fazio, Pastore e Nzonzi: la situazione sugli esuberi ribelli
Il difensore argentino ha chiesto il reintegro in prima squadra con una lettera firmata da un avvocato. Il francese rifiuta anche il Watford ed esige una buonuscita
Nel discorso cessioni, se non altro con riferimento al monte ingaggi, devono essere compresi anche gli esuberi che sono ancora a Trigoria. In particolare sono cinque i nomi, con stipendi molto importanti, che potrebbero sbloccare la situazione. Detto che per Olsen si sta cercando una soluzione pure in prestito e che la stessa cosa vale per Santon (i due peraltro se dovessero rimanere non è da escludere che possano essere reintegrati), sono gli altri tre che costituiscono un problema economico e non solo. Cioè Fazio, Pastore e Nzonzi non stanno facendo nulla, neppure per loro stessi, per agevolare un addio che, peraltro, è stato già santificato dai fatti. Anzi. Con Fazio, per esempio, che ha rifiutato offerte da Parma, Cagliari e Genoa, i rapporti sono ai minimi termini, visto che ieri il difensore ha presentato alla Roma una lettera firmata da un avvocato, in cui chiede di essere reintegrato in prima squadra. Dire che la reazione della Roma è stata irritata, è un eufemismo. Anche perché con il giocatore i rapporti si erano già deteriorati irreversibilmente, nel momento in cui l'ex Comandante alla società aveva chiesto sia il cartellino gratis, sia l'intero compenso (quasi due milioni e mezzo) del contratto ancora in corso con la Roma. Non gli è bastato, insomma, che la società gli avesse detto che avrebbe pareggiato di tasca sua quello che sarebbe andato a perdere con un nuovo club, no, l'argentino vuole il cartellino gratis e l'intero ingaggio della Roma. Pare che la risposta sia stata condita da svariati vaffa.
Situazione meno tesa ma comunque complicata, c'è con Pastore che per rescindere i due anni di contratto che ha ancora garantiti, ha chiesto oltre quattro milioni cash, ovvero più del cinquanta per cento di quello che gli spetterebbe da contratto. Complicazioni, e parecchie, ci sono pure per Nzonzi che negli ultimi giorni pare abbia rifiutato anche un'offerta arrivata dal Watford (Premier, mica pizza e fichi). Il francese esige a prescindere una buonuscita da un milione e mezzo di euro, cifra che i Friedkin non sono assolutamente intenzionati a garantirgli. Ipotesi: se dovessero salutare tutti e tre, il risparmio sul monte ingaggi, sarebbe di circa diciotto milioni di euro lordi. Quelli che servono per andare a prendere il centrocampista.
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