AS Roma

Mourinho raddoppia: Trigoria e montagna

Il programma. Si comincerà a lavorare al Bernardini. Dopo si sta cercando di organizzare un ritiro in montagna: Riscone di Brunico o Austria le opzioni

PUBBLICATO DA Piero Torri
13 Giugno 2021 - 09:30

Non c'è ancora, ma è come se ci fosse. José Mourinho, da Londra, nonostante i suoi impegni editoriali, è già una presenza quotidiana nella vita della Roma. Il tecnico portoghese vuole sapere tutto, a partire dai dettagli. In particolare lo Special One, insieme alla dirigenza romanista, sta mettendo a punto il programma per il precampionato. Già ci ha fatto sapere, attraverso i suoi social, che il giorno del raduno è stato fissato per il prossimo sei luglio. Il portoghese arriverà nella Capitale tra la fine di giugno e l'inizio di luglio. Non è da escludere che possa sbarcare a Roma insieme ai proprietari. Dan e Ryan Friedkin, dopo la fine della stagione, sono tornati a Houston, ma hanno già programmato di ripresentarsi a Roma per la fine di questo mese, intenzionati a seguire giorno dopo giorno anche la fase del precampionato. Sono in contatto quotidiano con Mourinho ed è possibile che nel momento che torneranno in Europa, decidano di fare scalo a Londra, imbarcare sul loro jet privato lo Special One e poi presentarsi tutti insieme appassionatamente.

Per il precampionato non è stato ancora deciso nulla in maniera ufficiale, ma un programma di base è stato stilato, pur nella consapevolezza delle difficoltà di organizzazione che si devono affrontare. E' molto probabile che i primi sette-dieci giorni del ritiro saranno svolti nel centro tecnico Fulvio Bernardini. E si sta cercando, in quel periodo, di organizzare un minitorneo all'Olimpico. Mini torneo in cui sarebbe permessa la presenza dei tifosi (nel numero del venticinque per cento della capienza dello stadio) e che potrebbe servire anche come presentazione del tecnico e dei giocatori al pubblico romanista.

Nella struttura di Trigoria c'è tutto quello che serve, ma c'è pure la questione delle alte temperature da affrontare nel mese di luglio. Mourinho ho fatto sapere che gradirebbe, dopo il primo impatto, di poter fare un periodo di ossigenazione in montagna, come fece quando sedeva sulla panchina dell'Inter. A Trigoria si sono messi in moto già da qualche giorno per provare, con il poco tempo a disposizione, a organizzare almeno un paio di settimane in montagna. Sul tavolo ci sono una serie di opzioni che si stanno valutando. L'opzione preferita ha un nome caro ai tifosi giallorossi, cioè Riscone di Brunico, luogo preferito dal Barone Nils Liedholm negli anni ottanta. Come si potrà capire, non sarà facile organizzare il tutto, ma la società giallorossa ci sta provando. In alternativa a Riscone (o altra località italiana), c'è un'opzione estero. In particolare si stanno prendendo in considerazione alcune località in Austria dove la Roma, in particolare agli inizi di questo millennio, ha già svolto parecchi ritiri precampionato. Ma c'è da dire che l'opzione estero prevede una serie di ulteriori problemi, legati anche alle disposizioni antiCovid del paese in cui eventualmente si andrebbe a lavorare. Cosa che potrebbe rappresentare un problema anche per quei tifosi che decidessero di andare a trascorrere le loro vacanze insieme alla Roma (in passato sono stati sempre migliaia i tifosi giallorossi presenti nelle varie località in cui la Roma ha lavorato prima del via del campionato).

Detto che comunque non sarà facile organizzare una parte del ritiro in montagna, Mourinho e la dirigenza romanista stanno lavorando anche per programmare le settimane di agosto, quelle che dovranno portare alla prima partita ufficiale fissata quattro giorni dopo Ferragosto e valida come sfida d'andata del playoff di qualificazione alla prima edizione della Conference League. C'è l'ipotesi, per il dopo montagna, di effettuare una tournèe negli Stati Uniti. Texas (casa Friedkin) e California le due opzioni che si stanno valutando. Ma c'è più di qualche dubbio sulla possibilità di andare negli States per giocare qualche amichevole di prestigio. Non solo perché è stata una scelta fatta quasi sempre dalla Roma di Pallotta, ma anche se non soprattutto per tutte le problematiche che ci sarebbero da affrontare in conseguenza della pandemia.

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