Ilary Blasi: "Rivedere l'addio al calcio di Francesco è sempre un’emozione"
La moglie della leggenda giallorossa ha parlato in un'intervista a Verissimo, il programma di Canale 5 condotto dall'ex collega e amica della coppia Silvia Toffanin
Ilary Blasi, conduttrice televisiva e moglie della leggenda giallorossa Francesco Totti, ha parlato del suo rapporto con il marito e con i figli, in un'intervista a Verissimo, il programma di Canale 5 condotto dall'ex collega e amica della coppia Silvia Toffanin. Queste le sue parole:
"Rivedere il giro in campo nel giorno del suo addio è sempre un'emozione, ne parlavamo di recente. Anche quando lo rivediamo pensiamo ‘è già passato un anno e mezzo'. Sembra tanto tempo, ma allo stesso modo sembra come se fosse ieri. Quella è stata una giornata intensa".
Colpisce la vostra umiltà.
"Si tratta anche di sapere da dove vieni. Noi veniamo da famiglie normali. Poi essere rimasti nella stessa città, frequentare le stesse persone con cui sei cresciuta. Il non crederci troppo, dare valore alle cose vere della vita. In questo ci siamo trovati".
Quando Francesco ti ha dedicato la maglia ‘6 Unica' non vi eravate ancora baciati. Vero?
"Non ci eravamo mai baciati, è vero. Ci frequentavamo e basta... Da un paio di mesi. Poi lui ha escogitato questo sistema così simpatico, e non l'aveva dichiarato a nessuno. Lo sapevo solo io".
Francesco vorrebbe 5 figli…
"Secondo me è una provocazione. Tre è un giusto compromesso".
Il gesto di fairplay di tuo figlio?
"C'è stato uno scontro, il portiere avversario si era fatto male e lui, dopo il fischio del primo tempo, è tornato indietro a sincerarsi delle sue condizioni. Per me alla base di tutto c'è l'educazione. Lui ha fatto quello che gli abbiamo insegnato. Se sono severa? Sì, nei valori e nei doveri. Loro devono pensare a due cose: studiare e giocare. Tra me e Francesco io sono quella che sta più col fiato sul collo".
Quale sarà il futuro dei tuoi figli?
"Il cognome è molto pesante, anche io se avessi potuto scegliere avrei voluto un altro sport per loro. Ma a Cristian il calcio piace molto e quindi lo accetto. Ma non ho aspettative. Finché lui si diverte e lo fa volentieri... Se riesce a far coincidere le sue cose anche con i compiti, allora va bene".
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