AS Roma

Conference call: chi si ferma è perduto

Vietato abbassare la concentrazione dopo il derby: i liguri, salvi, sono comunque insidiosi L’obiettivo è inferiore alle aspettative, ma va centrato

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
18 Maggio 2021 - 06:00

Guai ad abbassare la guardia adesso. A maggior ragione dopo la bella vittoria nel derby di sabato, nota lieta di un finale di stagione a dir poco al di sotto delle aspettative per la Roma. Il settimo posto è ben al di sotto di quelle che erano le aspettative di tifosi, società e squadra lo scorso settembre, ma ormai è inutile piangere sul latte versato e il settimo posto va difeso con le unghie e con i denti nell'ultima giornata, a La Spezia. Il caso ha voluto che il cammino della Roma 2020-21 si concluda proprio contro l'avversario che, più di ogni altro, ha ferito i giallorossi, ridimensionando le loro ambizioni e dando inizio ad una crisi di risultati che, perlomeno in campionato, è durata mesi. Di nuovo i liguri, capaci di beffare Fonseca e soci in Coppa Italia il 19 gennaio scorso. La Roma ci mise del suo, effettuando una sesta sostituzione e perdendo poi a tavolino una partita già persa in campo ai supplementari. Non ci sarà tempo per soffermarsi sui fantasmi del passato, però, perché il Sassuolo insegue a due punti di distanza e affronterà una Lazio che - complice il ko nel derby - non ha più nulla da chiedere alla stagione.
Se Pellegrini e compagni riproporranno quanto di buono fatto vedere nella stracittadina, la vittoria è ampiamente alla portata. Ma non bisognerà commettere l'errore di sentirsi al sicuro, già qualificati alla prossima Conference League: la formazione allenata da Italiano ha centrato la salvezza aritmetica nell'ultimo turno, ma proprio questo permetterà ai liguri di giocare a mente sgombra, senza l'ansia del risultato ad ogni costo. Il che, in più di una circostanza, si è rivelato un vantaggio in passato, soprattutto a fine stagione.

Dimenticare il derby

L'imperativo, per certi versi, è proprio questo: lasciarsi alle spalle la gioia del 2-0 contro la Lazio, meritatissimo per quanto visto in campo (checché ne dica Simone Inzaghi), e mantenere alta la concentrazione sull'ultimo impegno stagionale. Nove mesi fa le ambizioni erano ben altre e il rammarico (ma anche la delusione) per come sono andate le cose non scompare: la squadra avrebbe potuto e dovuto lottare per l'Europa che conta di più, ma c'è comunque in ballo una qualificazione a una competizione internazionale. Un trofeo nuovo, su cui conoscendolo José Mourinho vorrà sicuramente puntare;. Un trofeo che, al momento, vedrebbe la partecipazione anche di altre squadre blasonate: in Premier League pare una corsa a quattro tra West Ham, Tottenham, Everton ed Arsenal; in Liga sono in corsa Real Sociedad, Betis e Villarreal; in Bundes se la giocano Moenchengladbach, Union Berlino, Stoccarda e Friburgo. Insomma, il fascino di sfide di un certo livello non mancherà. Prima c'è da superare l'ostacolo Spezia: una squadra che, pochi giorni dopo averci eliminato dalla Coppa Italia, ci ha fatto sudare fino al 92' in campionato, rimontando due gol di svantaggio e capitolando soltanto nel recupero a Pellegrini. La concentrazione di Mancini e compagni dovrà essere massima, proprio come è stato nel derby: del 2-0 alla Lazio andrà conservato l'atteggiamento, ma non l'entusiasmo, che rischia di distogliere dall'obiettivo. Testa bassa e pedalare: il traguardo, seppur minimo, va comunque raggiunto; vista la stagione tormentata, non ci si può più permettere di snobbare il piazzamento attuale. Una volta sfidato lo Spezia, ci sarà tempo per analisi, riflessioni ed eventuali processi.

Roma settima se...

I giallorossi sono certi di arrivare settimi battendo lo Spezia, o in caso di non vittoria del Sassuolo al Mapei Stadium contro la Lazio. Se, invece, gli uomini di Fonseca dovessero pareggiare e quelli di De Zerbi vincere, le due squadre arriverebbero a pari punti: data la parità negli scontri diretti, a fare la differenza sarebbe la differenza reti. I giallorossi sono a +10, il Sassuolo a +6: in caso di 0-0 a La Spezia, ad esempio, gli emiliani dovrebbero vincere con più di quattro gol di scarto. Se anche la differenza reti dovesse eguagliarsi, conterebbe il maggior numero di gol segnati (ora siamo a 66, il Sassuolo a 62); in caso di parità anche lì, si procederebbe al sorteggio.

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