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I numeri dell'Inter di Conte: Kolarov dove sei?

Il tecnico aveva chiesto il romanista, ma poi gli ha preferito Young e Darmian. Appena 7 presenze: meno di lui hanno giocato solamente Vecino, Pinamonti e Radu

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
12 Maggio 2021 - 16:40

Ha una rosa fortissima ma non molto ampia l'Inter: Conte ha schierato solamente 24 giocatori (più uno poi ceduto, Radja Nainggolan), contro i 30 (più Kluivert) utilizzati in A da Fonseca. E uno dei 24 ha debuttato solo dopo l'aritmetica dello scudetto, il secondo portiere Ionut Radu, uno dei giovani che potevano arrivare alla Roma nell'affare Nainggolan, al posto di Zaniolo: non giocava da un anno e mezzo, da quando, nel gennaio 2020, il Genoa fu convinto dalla Juventus a prendere Perin, e lui fu sbolognato al Parma, che non aveva alcuna intenzione di togliere il posto a Sepe. Potrebbe giocare anche stasera: il problema della successione del 37enne Handanovic è ancora aperto, non è che basteranno queste gare di fine stagione per proporre la soluzione interna, ma male non possono fare. Se il dodicesimo che ha giocato solamente 45' è il meno utilizzato quest'anno (i 13 Primavera nella numerazione ufficiale, tra cui il figlio di Stankovic, capitano pur giocando tra i pali, non hanno fatto un minuto), il secondo è Pinamonti, che nelle nazionali giovanili spesso e volentieri teneva in panchina il coetaneo Scamacca, ma tornando all'Inter, che lo aveva preso bambino dal Chievo, si è complicato parecchio la vita: fino a sabato aveva giocato appena 51', con la Samp ne ha aggiunti 35, più il primo gol in maglia nerazzurra. Anche lui, in passato, è stato accostato alla Roma, specialmente quando Dzeko sembrava dovesse fare il percorso inverso.

In tre a sinistra

Il quarto, per minuti giocati (il terzo è Vecino, reduce da un problema al menisco, con complicazioni varie: ha debuttato solamente a metà marzo), nella Roma ci ha giocato fino alla cessione, ufficializzata lo scorso 8 settembre: Aleksandar Kolarov. Alla Roma ha giocato tre anni, sempre titolare, ma andava per i 35 anni, e Ibanez e Spinazzola, sulla sinistra, davano buone garanzie: a Trigoria hanno incassato un milione, e mezzo, e tolto dal bilancio un ingaggio pesante. Che per l'Inter - prima della stretta recente imposta dal governo cinese - non era certo un problema: solo che il serbo ha raccolto appena 7 partite, non ha mai segnato, e ha giocato solamente 387', contro i 1.319' di Young, e 1.034' di Darmian. Ultima apparizione dell'ex Roma a gennaio, da marzo è ko. A destra non ci sono dubbi: gioca Hakimi, terzino di spinta da 7 gol, gli stessi della terza punta, Alexis Sanchez. Capocannoniere, ovviamente, Lukaku con 21 gol, segue Lautaro Martinez con 16, poi 6 giocatori a 3, Barella, Skriniar, il cavallo di ritorno Perisic, Gagliardini, Darmian e D'Ambrosio, che (da difensore) li ha fatti giocando appena 512'. A due Eriksen, in 24 presenze: numeri bassi, per quello che è costato, ma a inizio stagione l'Inter sembrava disposta a prestarlo, per quanto era considerato fuori dal progetto

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