Le pagelle di Roma-Lazio: il migliore in campo è Pellegrini
Davide si erge a gigante. Lorenzo prende il posto di Pastore e lo imita. Fazio: inferno e paradiso. Kolarov completa la nemesi. Il Capitano è imperiale. Diga Nzonzi
Ricomincia da tre la Roma. Come i giorni in cui regola le due squadre della regione con un settebellissimo. Con quei gol di tacco che sono ormai marchio di fabbrica. Lo fa il 29 settembre, sulle orme della sua equipe dell'84, quella brasileira che annichiliva gli avversari con classe. Nel 2018 "si limita" ad asfaltarli.
7 OLSEN - Incolpevole sul gol, para gli altri (pochi) tiri ricevuti, calandosi perfettamente nella parte: sicuro, reattivo, temporeggiatore quando serve. Robin da romanisti.
7,5 SANTON - Di fronte non c'è Golia e allora ci pensa Davide a ergersi a gigante. Prestazione sontuosa, anche per mentalità. Santo(n) subito.
7 MANOLAS - ‘Sto Manolas «pò esse fero e pò esse piuma». È ferro in campo, piuma quando esulta. In volo.
6,5 FAZIO - All'inferno e ritorno: riapre la gara con una svista da codice rosso, la chiude andando in cielo a chiedere (e ottenere) perdono.
7,5 KOLAROV - Ha già spostato il suo mondo dal lato giusto, scegliendo i colori della Capitale. Questa volta fa di più: sposta il mondo sul versante suo. Il nostro. Quello giusto. Lo fa completando la nemesi. Al minuto 71. Kolalove. Anzi: Gooolarov.
7 NZONZI - Voglio una diga come Steven Nzonzi. Poco spericolata, molto efficace. Comunque esagerata.
7,5 DE ROSSI - Guarda i muscoli del Capitano e quanto sangue nelle vene: certo, quando esulta, anche fuori dal campo. Ma soprattutto dentro, pure con un ginocchio malandato, mentre blocca ogni velleità avversaria e detta i tempi alla squadra. Daniele De Noi.
6,5 FLORENZI - Torna in una posizione che non occupa da tempo e la ruggine sotto porta si fa sentire quando manca di un pelo il possibile vantaggio. Ma poi lancia il cuore oltre l'ostacolo e gioca una ripresa di sostanza e qualità.
6 PASTORE - Un fastidio al polpaccio lo costringe a uscire. Fino ad allora, i consueti tocchi di fino.
6,5 EL SHAARAWY - Manca un'occasione clamorosa ma altre ne crea. Poi però non serve Dzeko meglio piazzato, facendolo imbufalire. Rimedia con tanto spirito di sacrificio.
6,5 DZEKO - Nel primo tempo salta due avversari come birilli, ma conclude sul portiere. Poi si dedica al lavoro di assistenza e sponde, prima di innervosirsi col Faraone che non lo vede tutto solo in area. Ma alla fine è fra i più radiosi.
6,5 CRISTANTE - Entra per De Rossi fornendo anche alternative tattiche a Di Francesco, che infatti cambia. Lui esegue: soldato Bryan.
S.V. JESUS - In campo per rinforzare la difesa, un difensore regala la goduria finale. Miracoli di Jesus.
8 LORENZO PELLEGRINI - Sotto a chi tacco. Prende il posto del Flaco e dopo pochi minuti ne imita il gesto più regale regalando lo strameritato vantaggio e trasformando i romanisti in feticisti del tacco. Ma non si limita alla finezza. Pressa, rincorre, si butta negli spazi creando sempre pericoli e tagliando in due la difesa degli ospiti, fino a conquistare la punizione del 2-1. Poi esagera e firma l'assist per il terzo delirio. C'è il sole, ma la stella di Lorenzo avvera desideri. San Pellegrini.
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