A.S. Roma Ciclismo, il grande appuntamento Liberazione: eccoci
Domenica 25 aprile la gara alle Terme di Caracalla. Coratti: «È importantissima, daremo il meglio. Si deciderà in volata»
Ci siamo. Mentre tutta Italia parla del 26 aprile, giorno delle riaperture, il mondo del ciclismo aspetta un'altra grande giornata, quella prima. Domenica, infatti, torna il Gran Premio Liberazione, il "Mondiale di Primavera" che avrà luogo sul famoso circuito delle Terme di Caracalla. Per l'occasione, la corsa si fa in tre: al mattino ci sarà la tradizionale gara Under 23, quella che sarà destinata a incoronare il 74/o vincitore di una corsa che ha visto al via corridori ai quali si è spalancata la porta del professionismo. La corsa per Under 23 è prevista per le 9 del mattino. Al pomeriggio toccherà invece alle categorie degli Juniores e degli Allievi gareggiare sul famoso circuito romano. Il Merida Liberazione Juniores scatterà alle 13:30, mentre il Trofeo Romano Scotti-Liberazione Allievi scatterà alle 16:30.
Inutile dire quanto sia atteso in casa A.S. Roma Ciclismo l'appuntamento delle 13.30. Non è la prima volta che la gara apre agli juniores, ma è la prima volta che lo fa con un respiro nazionale. L'unico precedente, infatti, era a carattere regionale. Il team A.S. Roma Coratti, pur con alcune difficoltà, è pronto a dare il meglio. Dopo la prova deludente al "Colli Marignanesi", si è visto qualche passo avanti nel trofeo Città di Maltignano, prova con 122 corridori al via e 24 squadre iscritte. I giallorossi presenti sono stati Marco Caferri, Jacopo Colladon, Pierfilippo Gabrielli, Luca Mimmo Maggi, Beniamino Secondini e Nicolò Severa. Caferri è entrato nella prima fuga, ripresa dal gruppo dopo pochi giri. Poi, dopo un momento concitato, in testa sono andati in sette, con Severa che ha provato a sganciarsi dagli inseguitori, fallendo però l'aggancio. Il giallorosso ha comunque portato a casa un buon decimo posto. «È stata una gara sempre all'inseguimento dei primi. Eravamo lì, ma dovevamo essere più partecipi nelle fasi principali - ha detto Simone Coratti - Torniamo a casa con un po' di rammarico, augurandoci che nelle prossime gare teoria e pratica possano combaciare; anche perché stiamo entrando nel vivo della stagione, quindi dobbiamo migliorare alcune cose, soprattutto nella lettura della gara e nei tempi di azione. Solo così potremo avere una certa costanza nei risultati».
Dopo il suo commento a caldo, ecco le parole "a freddo". «In generale, questo inizio di stagione poteva andare un po' meglio - ci ha raccontato - ma vanno considerati molti aspetti. Ad esempio, qualcuno a inizio anno ha contratto il Covid e ora fatalmente sta un po' indietro, mentre altri stanno un po' meglio. Comunque finora abbiamo raggiunto un terzo e un decimo posto con Severa, bene o male stiamo prendendo abbastanza piede. La prospettiva della stagione rimane la stessa, puntiamo al campionato italiano, che probabilmente si terrà a giugno, e poi punteremo alla maglia azzurra, sapendo che non sarà facile». E il Liberazione? «Domenica sarà una gara veloce, probabilmente si deciderà in volata. Certo, magari se si dovesse finire con un gruppo ristretto, si potrebbe anche provare il colpaccio, vedremo come andrà. E' la seconda volta che partecipiamo, ma nella prima occasione era una gara regionale, stavolta invece è nazionale. Abbiamo cercato di preparare la gara come facciamo sempre, con allenamenti andando a cercare percorsi simili a quelli che poi troviamo in gara. Domani andremo a vedere il percorso per essere certi di non avere sorprese». Cosa significa il Liberazione per gli juniores? «Ha la stessa importanza che ha per gli under 23, che lo considerano il "Mondiale di Primavera". Quindi ci teniamo molto e andremo lì per fare il meglio possibile».
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