Il settimo sigillo di Di Francesco. Giallorosso fra campo e panchina
Quattro stagioni da giocatore condite da uno scudetto, una da team manager al fianco di Spalletti e ora la seconda da tecnico. Una vita nella Roma
La Roma come marchio a fuoco. Eusebio Di Francesco non è cresciuto calcisticamente a Trigoria (diventando invece calciatore nel vivaio dell'Empoli), ma lì ha vissuto i migliori anni della sua vita. Perlomeno dal punto di vista sportivo. I colori giallorossi li indossa per la prima volta nel 1997, quando viene acquistato dal Piacenza dopo essersi messo in luce come uno dei centrocampisti più continui della nostra Serie A. Caratteristica confermata anche nell'esperienza romanista: quattro stagioni contrassegnate da 129 presenze complessive fra campionato e coppe e 16 reti. L'ultimo anno nella Capitale risente dell'infortunio che lo tiene lontano per gran parte della stagione, risarcito con il trionfo finale, sia pure da comprimario.
Torna quindi a Piacenza e una volta terminata la carriera agonistica fra Ancona e Perugia, il richiamo della Roma è ancora forte e gli fa accettare il ruolo di team manager, con Spalletti allenatore. Ma Di Francesco si sente attratto ancora dal campo e comincia la sua trafila da tecnico, girovagando fra Lanciano, Pescara, Lecce e Sassuolo, fino a tornare nuovamente a Trigoria. Per la terza volta. Arrivando all'alba del settimo anno. Una vita nella Roma.
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