AS Roma

Schick: "Sono un po' triste per non aver giocato all'inizio del campionato"

L'attaccante in ritiro con la nazionale: "Ci batteremo con il Real Madrid per il primo posto nel girone. Non sono più nervoso, anche gli altri giocatori sono umani"

PUBBLICATO DA La Redazione
04 Settembre 2018 - 08:14

Patrik Schick ha raggiunto la Repubblica Ceca per affrontare i prossimi impegni della nazionale guidata da Jarolim: il 6 settembre contro l'Ucraina e il 10 contro la Russia. Ai media cechi, l'attaccante giallorosso ha concesso una breve intervista, riportata anche dal portale sportivo Fotbal.idnes, parlando dell'inizio della sua stagione. Queste le sue parole: 

"Sono un po' triste perché non ho giocato all'inizio del campionato e non ho segnato contro il Milan, comunque mi sentivo molto bene".

Vuoi migliorare il tuo umore? 
"Mi piacerebbe. Non vedevo l'ora di partecipare alla Nations League, sarà interessante. Credo che dovremmo cercare di prepararci al meglio per la partita contro l'Ucraina nei pochi giorni che abbiamo a nostra disposizione".

C'è una quantità anormale di assenze a causa degli infortuni. Quanto vi influenzerà questo? 
"È un peccato perché credo che tutti i ragazzi non vedano l'ora di giocare in nazionale. Gli infortuni sono complicazioni, è ovvio, ma d'altro canto ci sono molti giocatori nuovi che vorranno fare bene. Speriamo di sostituire gli assenti al meglio".

Manca anche Jan Kopic del Viktoria Pilsen. Quindi non ti incontrerai fino alla Champions League di ottobre? 
"Non vedo l'ora di giocare quelle partite. Subito dopo il sorteggio mi sono sentito con Jan Kopic del Viktoria Plzen. La Roma ha già sfidato il Plzen in passato, sanno bene che squadra sia e finora i miei compagni non mi hanno chiesto niente. Sarà un confronto interessante".

Come quello contro il Real Madrid, altro avversario nel gruppo. 
"Non c'è scelta. In questa fase tutti devono prendere dall'urna un top team, che si tratti di Real, Barcellona o Manchester City. Non ci sono grandi differenze tra loro, ma credo che il Real non sarà così forte come la scorsa stagione. Ha perso Ronaldo, che in Champions League ha avuto un ruolo importante. Mi chiedo come lo andranno a sostituire. Ci batteremo con loro per il primo posto: è il nostro obiettivo".

Aiuterà, in questo senso, l'esperienza fatta lo scorso anno contro il Barcellona nei quarti di finale? 
"Contro di loro abbiamo dimostrato di saper giocare contro i migliori, anche segnando diversi gol. Ovviamente questo ci dà fiducia in noi stessi, fiducia di poter battere il Real Madrid".

La Roma ha apportato cambiamenti significativi durante l'estate. La squadra è più forte della scorsa stagione?
"Sono stati presi molti giocatori, forse undici, forse anche di più. Davvero molti. Ma sono giocatori piuttosto giovani. Dall'altra parte sono partiti Alisson, Nainggolan e Strootman. Erano tre titolari. C'è un po' di confusione in gara, ma credo che la squadra sia buona. Dobbiamo assestarci".

E tu personalmente? Sei ancora nervoso? 
"Non è come prima. Ma tutti ci passano, in un primo momento si guarda con quali giocatori si sta giocando, ma alla terza volta che ci giochi insieme non si nota più così tanto".

Ma è ancora speciale. 
"Quando guardi i video che gli editor montano con le loro cose migliori, certi giocatori sembrano provenire da un altro pianeta. Ma poi in partita ti rendi conto che anche loro sbagliano passaggi normali e perdono palloni. Sono umani".

Cosa pensi di Cristiano Ronaldo, che si è trasferito alla Juventus? 
"Sta scoprendo che il campionato italiano non è così facile. Ma grazie a lui, ora il calcio italiano sta crescendo e c'è più interesse".

Secondo te, era sorpreso di non aver segnato in tre partite in Serie A? 
"Difficile da dire. Non so cosa si aspettasse. Io stesso ho scoperto quanto sia complicato il campionato italiano. D'altra parte, lui ha davvero fatto molto in campo. Secondo me, è solo una questione di tempo".

Sei stato sorpreso da Cristiano Ronaldo, visto che è ormai un trentenne? 
"Non lo conosco personalmente, ma secondo quello che dice e scrive, è molto deciso. Sicuramente il suo voler dimostrare ancora qualcosa in più ha giocato un grande ruolo nella sua decisione di trasferirsi alla Juventus", 

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