Cin cin Karsdorp: arriva la firma per il rinnovo dell'olandese
Ufficiale: ha firmato un prolungamento fino al 2025 (1,8 netto a stagione). «Ringrazio tutta la Roma. Fonseca è stato fondamentale. E posso ancora migliorare»
Le vie delle notizie sono infinite. Da ieri ne abbiamo scoperta una nuova. Perché per il brindisi per il rinnovo contrattuale di Rick Karsdorp, la prima a invitare ad alzare i calici, è stata la moglie Astrid. Che con un post su uno dei suoi social, ha ufficializzato che il marito aveva prolungato il vincolo contrattuale con la Roma. In questo senso, non ricordiamo un simile precedente. Del resto c'è sempre una prima volta.
Quindi, dopo Ibanez, Karsdorp. Zitto zitto, Tiago Pinto sta portando avanti con successo il programma dei rinnovi contrattuali. Che fosse arrivato a dama anche con l'orange, era nell'aria già da un paio di settimane. Ieri, dopo la moglie, c'è stata l'ufficialità con tanto di vigolettati, foto d'ordinanza, sorrisi altrettanto d'ordinanza. L'esterno olandese che sta disputando una splendida stagione dopo tre anni di tormenti tra infortuni e prestito di ritorno al Feyenoord, aveva l'attuale contratto in scadenza il trenta giugno del prossimo anno. Con la firma sul rinnovo, l'accordo prevede lo spostamento a giugno del 2025. Se dovesse arrivare alla nuova scadenza, vorrebbe dire nove anni in maglia giallorossa, roba che se glielo avessero detto solo una decina di mesi fa, l'orange avrebbe pensato a una presa in giro (non si dimentichi che nel mercato estivo scorso, era stato ceduto prima all'Atalanta, poi al Genoa, entrambi gli accordi saltarono soprattutto per volere di Fonseca). Il suo nuovo ingaggio, come avviene ormai da tempo, non è stato rivelato. Ma per quello che siamo riusciti a sapere, il ragazzo che non sa più quanti tatuaggi si è fatto, si è visto garantito un aumento «significativo» rispetto al milione e mezzo netto del precedente accordo. Con ragionevole certezza si può dire che guadagnerà una cifra intorno al milione e ottocentomila euro che potrà arrivare a due milioni in base ad alcuni bonus legati soprattutto a presenze di almeno quarantacinque minuti. Al momento della firma, oltre a Pinto, insieme al giocatore erano presenti il papà e il suo nuovo procuratore, Johan Henkes a cui si è affidato soltanto pochi mesi fa.
La soddisfazione del giocatore è stata messa nero su bianco nel comunicato ufficiale: «Sono davvero felice per questo rinnovo, desidero ringraziare tutte le aree del club che mi hanno seguito in questo percorso: sentire la fiducia delle persone che lavorano qui è stato determinante per cambiare il corso delle cose e imprimere una nuova svolta alla mia carriera. Spero di riuscire a ripagare questa fiducia: andiamo a vincere». Nella stagione in corso, l'esterno olandese ha garantito cinque assist e segnato un gol, diventando uno dei punti fermi della squadra allenata da Paulo Fonseca. Numeri che Tiago Pinto ha voluto sottolineare: «Da quando è rientrato a Roma, Rick ha messo grande impegno e ha dimostrato con i fatti di voler far parte di questo progetto. Con il supporto del nostro staff tecnico, sanitario e atletico, i suoi progressi sono stati costanti e siamo molto felici di poter premiare la sua crescita con questo rinnovo».
Dopo le stringate parole dell'ufficialità, la Roma attraverso il suo sito ha pubblicato una lunga intervista dell'olandese. Quasi un inedito visto che negli anni precedenti le parole del giocatore si sono contate sulle dita di una mano: «Firmare fino al 2025 è una bella sensazione, perché il club mi ha dato molta fiducia. I miei primi due anni qui non sono stati positivi, ma è così che va il calcio. Non ho giocato molto, mentre questa stagione quasi sempre. E alla fine ho rinnovato fino al 2025. Sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose, ma questa non è la mia migliore stagione. I miei primi anni al Feyenoord sono stati molto positivi. Ho iniziato da centrocampista, poi ho giocato da esterno basso a destra. Il mio primo anno lì non è stato facile, quello di terzino destro era un ruolo nuovo per me. Ma la stagione successiva l'ho conclusa con undici assist. Per un terzino destro che gioca in un 4-3-3 è tanta roba. Quell'anno abbiamo vinto campionato e coppa con il Feyenoord e ho passato un periodo bellissimo. Mi conosco e sono consapevole di non essere al top, come ai livelli del Feyenoord. Cerco di migliorare partita dopo partita e spero di riuscirci velocemente».
Karsdorp ci ha tenuto poi a ringraziare tutto il mondo Roma per il supporto che gli ha garantito: «Credo che tutti qui alla Roma mi siano stati di supporto. Siamo molto uniti. Come sapete non ho giocato molto nelle tre stagioni precedenti e quindi dovevo cambiare qualcosa. L'ho fatto e ha funzionato bene, visto che gioco ogni partita adesso. Fonseca mi ha aiutato molto. Quando sono tornato ho dovuto misurarmi con un nuovo sistema di gioco, imparare cosa voleva il mister da noi. L'aiuto del mister è stato fondamentale così come quello degli altri membri dello staff tecnico e dei miei compagni, tutti quanti. Quando sono tornato speravo di poter diventare un giocatore utile per la Roma. All'epoca avevo detto a mia moglie, mio padre e mia madre che credevo ancora in me stesso. Nello stesso modo in cui loro credevano in me. E allora perché no? Ma poi devi riuscire a farlo. Devi avere la fiducia del mister e del club. Mi conosco bene e sapevo che potevo farcela e ho già giocato trenta partite in questa stagione. Mio padre è una persona molto importante per me. Ho un ottimo rapporto con lui. In questi giorni sono qui anche i miei suoceri. Avevo chiesto anche a mia madre di venire, ma con la situazione attuale del Covid non è semplice viaggiare, con lei festeggeremo più avanti. Come è stato l'ambientamento a Roma? Non è facile quando giochi pochissimo in tre anni. Sei in un paese nuovo e tutto è difficile. Ma ora con quell'esperienza alle spalle, sono tornato qui e conosco meglio il campionato italiano. Conosco la città, addirittura anche il traffico. Tutto questo mi ha aiutato e adesso potete vedere il vero Rick. Ho molti obiettivi per il futuro. Come giocatore, il desiderio è vincere un campionato o una coppa. Quindi andiamo a prendercela». Da che parte si va?
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