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VIDEO - Roma Cares: Amra Dzeko, Bavagnoli e Serturini al Colosseo per "Amami e Basta"

Proseguono le iniziative del club giallorosso per la campagna contro la violenza sulle donne. Pastorella: "Vogliamo dare forza e continuità a questa lotta"

PUBBLICATO DA La Redazione
08 Marzo 2021 - 14:35

Proseguono le iniziative messe in campo da Roma Cares per la campagna "Amami e Basta" contro la violenza sulle donne. In occasione dell'International Women's Day, Betty Bavagnoli (allenatrice della Roma Femminile), Annamaria Serturini (calciatrice della Roma Femminile) e Amra Dzeko si sono sfidate a biliardino nei pressi del Colosseo. All'evento, che ha seguito il lancio della campagna "#ChooseToPlay", hanno partecipato anche Sabrina Alfonsi (presidente del Municipio I), Annalaura Anselmi (direttrice raccolta fondi di Medici senza Frontiere) e l'attore Francesco Arca.

"La campagna di Amami e Basta - spiega il direttore di Roma Department, Francesco Pastorella - non rispondeva a un progetto estemporaneo e non si è esaurita con il lancio del calendario che ha visto protagoniste le nostre testimonial speciali: con eventi come questo vogliamo dare forza e continuità alla lotta alla violenza sulle donne, che purtroppo continua a essere un fenomeno di stretta attualità".

Oggi - dice Sabrina Alfonsi - non è una festa ma la Giornata Internazionale dei diritti delle donne. In quest'anno così difficile, è ancora più necessario lavorare affinché i diritti di tutte e tutti vengano consolidati. Parità di genere e di retribuzione, diritti civili, cittadinanza, rappresentanza, contrasto alla violenza: queste sono le sfide che solo insieme possiamo cogliere, istituzioni, associazioni, territori e società. Ringrazio la Fondazione Roma Cares che con la sua campagna Amami e Basta contribuisce a diffondere messaggi positivi per una cultura della parità e non del possesso

"Le donne, insieme ai bambini, sono tra i nostri pazienti più numerosi. Nei paesi dove lavora Medici senza Frontiere, diventare madre è una sfida quotidiana, ma grazie ai nostri donatori riusciamo a portare cure mediche anche nei posti più remoti e dimenticati del mondo", spiega Annalaura Anselmi.

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