Di Francesco: "Forse abbiamo bisogno di riposo dopo quasi un mese di ritiro"
Parla l'allenatore della Roma: "Abbiamo alternato delle buone pressioni ad altre dove mancava la ferocia, e questa è una delle cose che non mi sono piaciute"
"Queste sono partite che servono a capire dove bisogna lavorare" - comincia così la sua conferenza stampa Eusebio Di Francesco, dopo la sconfitta per 2-1 contro il Real Madrid di Lopetegui . Un Di Francesco che ha comunque visto qualcosa di buono nella prestazione dei suoi: "Dire che abbiamo fatto solo due tiri in porta mi sembra riduttivo per quello che abbiamo visto nel primo tempo, dove abbiamo creato alcune occasioni recuperando palla, anche se non abbiamo calciato o il tiro è stato rimpallato. Parlare solo di numeri è riduttivo, ad esempio l'anno scorso facevamo 2000 tiri in porta e ci dicevano che non facevamo gol. Ci sono cose negative e altre da migliorare, abbiamo giocato con squadre di livello altissimo parliamo della squadra migliore al mondo, si può sbagliare. Non mi è piaciuta sicuramente la fase difensiva inziale in particolare della linea che ha lavorato in maniera disordinata, in particolare sul primo gol che ha determinato la dinamica della gara"
Sulla condizione atletica
"Fortunamente ancora non bene, quando si fa un percorso di lavoro ci sono squadre che hanno lavorato meno, e questo è un vantaggio, magari inizialmente, il concetto è sempre che si è lavorato per arrivare al meglio, o almeno in una buona condizione in campionato. Questo è il momento in cui la squadra ha messo tanto lavoro dentro, pensate che Coric è entrato gli ultimi 20 minuti e si sentiva le gambe pesanti a fine gara. Per capire anche che in 20 minuti abbiamo spinto abbastanza. Abbiamo fatto tanti trasferimenti e una tournée lunga, ma io sono convinto che queste partite lasciano il tempo che trovano perché non faccio delle scelte in base agli 11 migliori, ma per portare tutti in una condizione, che è differente, è normale che bisogna migliorare il palleggio, troppi errori tecnici e tante altre cose che si possono fare meglio. Però non ci scordiamo sempre contro chi abbiamo giocato, perché questo fa la differenza".
In porta ci sono gerarchie?
"Olsen è arrivato in ritiro in ritardo e ha lavorato tantissimo. Per questo ho fatto giocare un po' tutti e due e far vedere le loro qualità. Conosco un po' di più Mirante e ho fatto quello che ho fatto con tanti giocatori. Io so quale può essere la squadra che in determinate gare può partire dall'inizio, ma pensate di poter giocare tutto il campionato e tutta la Champions facendo sentire solo 11 giocatori titolari? Se non capite ancora quello che intendo io per dire titolari o meno, ribadiamo sempre gli stessi concetti, per cui deve giocare un giocatore quando magari è morto. Ritengo che ci sono dei giocatori che devono crescere fisicamente, altri giovani come Kluivert ,che ha delle qualità che ancora deve capire, ad esempio come muoversi in varie situazioni della gara, e altri giocatori che sono già in una condizione buona. Questo è un percorso in cui devo fare delle valutazioni e mi auguro alla fine di avere 23-24 giocatori di buon livello".
C'erano alcuni giocatori con un atteggiamento forse svogliato che non hanno esercitato pressione...
"Abbiamo alternato delle buone pressioni ad altre dove mancava la ferocia, e questa è una delle cose che non mi sono piaciute, però il primo gol non c'entra con la pressione degli attaccanti, è un concetto di linea difensiva, dove in una palla del genere si scappa via tutti quanti insieme e invece non abbiamo fatto quello che proviamo tanto in allenamento. Posso solo immaginare che ci sia un po' di stanchezza, anche mentale, per il fatto di stare tanto fuori. Quasi un mese di ritiro con qualche piccola pausa, forse c'è bisogno di staccare e di riposare, mi auguro quindi che sia stato solo quello. Però bisogna capire che quando non si è bravi ad essere aggressivi e si scopre una palla a Ramos, che può andare sia a destra che a sinistra, tanto vale non appiattirsi troppo e rimanere sulla palla successiva e su questo abbiamo fatto delle letture non buone, le analizzeremo con più calma".
La posizione di Schick
"L'ho voluto rivedere in quella posizione dove aveva giocato anche in campionato, poi non avendo mancini a disposizione ho voluto vedere come si muoveva, anche perché può succedere anche a gara in corso. Ha delle caratteristiche differenti rispetto agli esterni e avevo questa idea da inizio partita, aldilà del risultato, alcuni cambi già erano preventivati, compreso quello di El Shaarawy. E poi volevo far giocare Dzeko di più e far giocare ugualmente Schick, lo abbiamo fatto anche in passato, avevo Ünder fuori e ho scelto questo".
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