Calciomercato Roma, N'Zonzi fa ancora ombra a Samassekou: le ultime
Il centrocampista francese resta un obiettivo, ma dipende tutto dalla Premier League (il mercato in entrata in Inghilterra finisce il 9)
«Quasi impossibile». El senor Monchi risponde così a chi, in questi giorni, gli chiede se la pista che porta a N'Zonzi è ancora praticabile. Non abbiamo motivo di dubitare della sincerità del direttore sportivo spagnolo che, per quel poco che lo abbiamo fin qui conosciuto, ci ha dato sempre l'impressione di una persona seria e corretta, molto diversa dal cialtronesco mondo pallonaro. Gli crediamo, insomma. Solo però che c'è quel quasi che fa tutta la differenza del mondo. Soprattutto se si considera anche il resto della risposta di Monchi che più o meno recita così, «mai però cancellare un giocatore dagli obiettivi di mercato». È quindi un quasi che, nonostante tutto, potrebbe essere la chiave per riaprire la trattativa con il centrocampista francese fresco campione del mondo.
Il Siviglia pronto a trattare
Nella vicenda, ieri è intervenuto l'erede di Monchi come direttore sportivo al Siviglia, Joaquin Caparros. Che, senza che ci fosse un motivo plausibile, ha fatto il punto (il suo) sul futuro di N'Zonzi durante la conferenza stampa di presentazione di Aleix Vidal: «Steven dovrà essere qui l'otto agosto (domani ndr) alle nove di mattina per sostenere le visite mediche. Non ci sono altre notizie. Starà con noi e comincerà ad allenarsi con i suoi compagni». Di fatto non è una notizia. Nel senso che un giocatore che ha un contratto in corso con un club, deve presentarsi quando chi lo paga lo convoca. In realtà la notizia è tra le righe, quasi un messaggio per chi fosse intenzionato ad acquistare il centrocampista francese portato da Monchi a Siviglia nel 2015. Insomma, se qualcuno lo vuole batta un colpo. Messaggio che, deduciamo, è rivolto in particolare ai club inglesi, Arsenal ed Everton su tutti, visto che il mercato britannico vedrà suonare la campanella di chiusura (per gli acquisti) alle diciotto (diciassette a Londra) di giovedì prossimo. Ma dalla sede dei Gunners e dell'Everton, per ora, non arrivano segnali che possano far pensare a un'imminente offerta per il cartellino di N'Zonzi che, da clausola, vale trentacinque milioni di euro. La Roma e Monchi per il momento si sono messi alla finestra. Sapendo che se giovedì sera prossimo, il francese sarà ancora un giocatore del Siviglia, ci sarebbe molto più spazio per una trattativa. Sia con il giocatore che con il club andaluso. Con premesse diverse rispetto alle precedenti. Visto che il giocatore, in assenza di club che gli offrano dai quattro milioni in su, sarebbe probabilmente costretto a rivedere le sue richieste che qualche settimana fa hanno spaventato Monchi. E visto che il Siviglia, in mancanza di concorrenza, si vedrebbe altrettanto probabilmente costretto, a essere un po' più flessibile sulla richiesta di onorare per intero la clausola rescissoria. Non resta che aspettare.
Samassekou tifa Premier
Di sicuro Diadie Samassekou tifa Arsenal, Everton o qualsiasi altro club inglese intenzionato ad acquistare N'Zonzi. Nel senso che nel momento in cui per la Roma svanisse del tutto la possibilità di prendere il francese, il centrocampista maliano di proprietà del Salisburgo, sarebbe di fatto lo strafavorito per arrivare a Trigoria per completare il reparto dei centrocampisti a disposizione di Di Francesco. È lui l'alternativa più accreditata a N'Zonzi. Sul francese avrebbe un piccolo vantaggio, ovvero che il campionato austriaco ha visto andare in scena già le prime due giornate di campionato. E questo vorrebbe dire arrivare già pronto per giocare, al contrario di N'Zonzi che solo domani riprenderà ad allenarsi dopo le meritate vacanze successive al titolo mondiale vinto in Russia con la Francia. Di fatto, parliamoci chiaro, sarebbe l'unico vantaggio visto che i due giocatori hanno, al momento, quotazioni diverse. Per dire: se arrivasse N'Zonzi si potrebbe dire che De Rossi sarebbe il suo vice, se arrivasse il maliano sarebbe l'esatto contrario. Samassekou, inoltre, costerebbe di meno di cartellino (15-18 milioni) e ingaggio (poco più di un milione).
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