Pellegrini: "Roma è casa mia. Il Napoli? Scontro diretto per i primi posti. Sabato ci sarò"
Il centrocampista giallorosso: "Di Francesco mi ha aiutato molto. Parlo spesso con De Rossi"
Reduce dall'infortunio al polpaccio che lo ha costretto al forfait in Nazionale, Lorenzo Pellegrini ha mostrato netti miglioramenti durante la sua permanenza a Trigoria e si candida per un posto da titolare in Roma-Napoli, big match in programma sabato sera alle ore 20.45. Intervistato da Sky Sport, il centrocampista giallorosso ha parlato anche di De Rossi, Florenzi e Mondiali.
Che ti è rimasto dell'esperienza giovanile qui a Trigoria?
Un'esperienza bellissima, qui ci sono cresciuto e continuo a crescerci. Meglio di sentirsi a casa propria non c'è nulla, è bellissimo stare qui di nuovo.
Esordio in Cesena Roma con Garcia…
È stata un'emozione grandissima perché era completamente inaspettata. Ero partito per cesena salendo dalla Primavera e il mister mi disse che era molto contento dopo la rifinitura. E stata un emozione bellissima e siamo anche riusciti a vincere.
Quali certezze portate per la partita con il Napoli?
Scendiamo in campo con delle certezze ben precise, siamo una squadra un bel gruppo. Sabato ci aspetta uno scontro diretto per i primi posti, una partita importante. Dobbiamo continuare cosi e magari vincere con il Napoli per preparare meglio anche la partita con il Chelsea.
Passato il dolore al polpaccio?
Sì, abbiamo lavorato molto bene questi giorni, da oggi sono in gruppo, il dolore è sparito e sarò a disposizione per sabato.
Si parla tanto di te eppure vivi tutto con tranquillità.
Cerco di rimanere sempre tranquillo e sereno. Se sono qui è semplicemente perché non ho mai smesso di lavorare, cercando di fare sempre meglio. E' questo il mio obiettivo. Nel calcio si fa presto a dimenticare. Bisogna continuare a lavorare e spero di riuscirci ancora meglio qui a casa. La mentalità è molto importante
Di Francesco cosa rappresenta per te?
Un allenatore importantissimo fin dall'inizio. Sin da subito ha cercato di farmi capire che non bisogna mai accontentarsi. Ha provato ad insegnarmi la mentalità. Lui come tutto lo staff sono stati e saranno ancora molto importanti per la mia carriera.
Qual è stato il tuo modello di ispirazione?
Non avevo capito quale fosse il mio ruolo da piccolo. Come ho detto tante volte, un mio punto di riferimento è stato sempre Daniele (De Rossi, ndR). Era bello veder giocare Ronaldinho, mi è sempre piaciuto perché ti trasmetteva gioia.
C'è un consiglio importante che cerchi di non scordare?
Parlo spesso con Daniele che mi dice di essere un po' meno frettoloso nell'andare avanti. Sto imparando quanto sia importante gestire per poi trovare la palla giusta ripartendo.
Sullo spareggio dell'Italia.
Stiamo già pensando a questo. Le partite di novembre saranno importantissime e saremo tutti davanti alla tv per i sorteggi.
De Rossi, Florenzi e Pellegrini: tre romani che potrebbero andare insieme in Russia. Che effetto ti fa?
Sarebbe stupendo esserci, sarebbe una cosa più unica che rara. Questi spareggi sono fondamentali, dobbiamo dimostrare di poter esserci al Mondiale. Sarebbe bello esserci insieme ad Ale e Daniele, due persone fantastiche.
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