AS Roma

Roma-Tottenham 1-4: Llorente e Lucas rispondono al gol di Schick

Splendida per nove minuti, poi il vuoto. La squadra giallorossa si ravviva con i cambi nella ripresa. Di Francesco ha ora molti spunti su cui lavorare

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
26 Luglio 2018 - 04:39

Troppo brutta per essere vera, soprattutto nel primo tempo, la Roma ha esordito malissimo all'International Champions Cup finendo umiliata dal Tottenham (1-4). La consolazione è che la partita ha fornito a Di Francesco molti spunti su cui lavorare, dall'inconsistenza del centrocampo con Gonalons e un inguardabile Pastore, con un'organizzazione difensiva ancora approssimativa e reparti troppo slegati per poter mettere in difficoltà una squadra solida come il Tottenham, pur nella versione rimaneggiata senza i mondiali.

Nel primo tempo la Roma è stata decisamente al di sotto del suo standard minimo, con la beffa che nei primi nove minuti è sembrata esserci solo lei in campo, con tre occasioni da rete create, una realizzata e la presenza costante nella metà campo avversaria. Poi un errore di Pastore, tra i peggiori in campo, ha consentito al Tottenham di pareggiare e la partita è cambiata all'improvviso, con clamorosi svarioni difensivi, con un Manolas inguardabile, un Jesus inconsistente e un Santon impresentabile. Dietro l'unico che ha dato qualche segnale di vitalità è stato Luca Pellegrini, ma anche lui nelle marcature in area poteva fare meglio e dalla sua parte sono fioccati i cross più pericolosi. In mezzo al campo non ce n'è stato uno in grado di cambiare il ritmo, davanti le palle non sono praticamente mai arrivate e quando è capitato Perotti e Under non sono stati felici nelle conclusioni, mentre Schick ha reso oro l'unica occasione arrivata sui suoi piedi. Poco da dire del Tottenham. Privo di nove titolari (tutti e nove impegnati nelle semifinali mondiali, tra inglesi, belgi e il portiere poi campione del mondo Lloris, è stato un record per gli Spurs) ha cominciato malissimo, ma poi si è gettato negli spazi lasciati dai giallorossi e ha banchettato senza alcun ritegno.

Poi nel secondo tempo la Roma ha ripreso la gestione dell'incontro, con la squadra cambiata dopo 15 minuti per sei undicesimi (prima era entrato Kluivert al posto di Under, caduto male sulla spalla), con gli ingressi di Marcano, Lorenzo Pellegrini, De Rossi, Strootman, Dzeko e Coric rispettivamente per Jesus, Cristante, Gonalons, Pastore, Schick e Perotti (così il talentuoso croato è finito esterno alto a sinistra), poi al 27' è entrato Bianda per Luca Pellegrini e al 38' Fuzato per Mirante e Florenzi per Santon. In campo è rimasto fino alla fine solo Manolas. E la Roma ha finito in crescendo e controllando la partita. Anche l'inizio della partita era stato brillantissimo, con un immediato taglio di Under che memore di tutte le esercitazioni fatte in questi giorni invece di tirare dai 25 metri e con la palla giusto sul sinistro ha cercato un ulteriore taglio di Perotti che non è partito in tempo.

Al 3' il vantaggio con una bella combinazione Pastore-Luca Pellegrini, con assist del Flaco per Schick che ha fintato col destro, ha spostato di suola il pallone sul sinistro e ha stoccato basso dalla parte opposta. Gran gol e Roma in vantaggio. Al 4' ancora Pastore ha avuto un'occasione propizia ma non ha concluso bene. Nel suo 433 la Roma trovava spesso le giuste combinazioni e Pochettino sembrava preoccupatissimo. Ma era, purtroppo, solo un bagliore iniziale. Poi la luce si è spenta al 9' su uno stupido errore di Pastore che ha cercato di saltare due uomini sulla propria trequarti chiudendosi da solo ogni via di fuga, Amos ha scambiato con Lamela e ha cercato la conclusione, sul rimpallo causato dalla scivolata di Gonalons, la palla s'è impennata ed è scesa al limite dell'area piccola, dove Llorente ha saltato più alto di Manolas e ha beffato Mirante. Al 12' un rinvio sbagliato ancora da Manolas ha dato ad Eriksen la possibilità di raddoppiare, ma il destro a giro del danese è finito sul palo. Al 18' il bis: su sviluppo da corner da destra, Lamela ha calciato lungo sul secondo palo dove Luca Pellegrini doveva marcare due inglesi, Moura ha calciato di destro, Mirante ha respinto lì davanti e Llorente da solo ha fatto doppietta. Al 23' un gran sinistro dall'area di Under ha colpito la staffa esterna che tiene la traversa, mentre al 28' è arrivato il 3-1: su cross da destra di Aurier, Santon s'è fatto anticipare di testa da Lucas Moura, non un gigante, e per Mirante non c'è stato niente da fare. Al 32' un'altra occasione mancata per la Roma, con un bel cross di Perotti da sinistra verso il palo opposto, e gran forbice volante di Under, però finita in curva. Poi al 44' il pesantissimo 4° gol, con un altro cross da destra, stavolta di Sissoko, con Mirante in uscita ancora maldestra, Manolas che ha allungato la traiettoria e Gonalons che si è fatto scherzare da Moura, bravo poi a steccare di sinistro e a non lasciare scampo al povero Mirante.

Nella ripresa, il Tottenham ha fatto meno cambi, e come detto ha lasciato porzioni di campo alla Roma che non ha più subito occasioni da gol e ne ha create diverse, quattro almeno, con Dzeko scatenato: alto di pochissimo di testa al 22' su corner di Lorenzo Pellegrini, sinistro al 30' su cui Gazzaniga ha fatto un miracolo e sinistro al 35' alto. In mezzo anche un'occasione di Coric, apparso tra i più brillanti con Lorenzo Pellegrini, De Rossi e Marcano.

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