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La Roma scopre l'America: tutto quello che c'è da sapere sulla tournée

La squadra è partita ieri da Fiumicino in direzione San Diego. A partire dalla tarda serata di oggi inizieranno gli allenamenti, poi via alle amichevoli di lusso

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
23 Luglio 2018 - 07:45

Alla scoperta dell'America, Di Francesco si è portato dietro 26 giocatori, molte certezze, qualche dubbio e un bagaglio di speranze lungo da Roma a San Diego, prima tappa di un tour che porterà il gruppone giallorosso a risalire poi verso est toccando Dallas e Boston e finendo a New York. Quattro tappe, tre partite contro Tottenham, Barcellona e Real Madrid, diciannove giorni, molte sedute di allenamento, i disagi meteorologi ridotti al minimo (solo in Texas si arriverà a soglie di caldo al limite del sopportabile, ma ci si tratterrà il minimo indispensabile per giocarci una partita). Ci saranno i dirigenti (Massara e Totti nella prima parte, Baldissoni e Monchi si uniranno nella seconda, da Dallas in poi), s'incontrerà il presidente (a Boston), verranno anche prestigiosi ambasciatori (Conti nella prima fase, Candela nella seconda) e sarà sostenuta anche la sezione comunicazione, tra ufficio stampa e media center. Il nuovo mondo che s'annuncia sarà esplorato con una spedizione assai corposa, dunque, che sarà persino via via rinforzata con gli elementi nuovi in arrivo dal mercato, di cui tutto s'è già scritto.

La "Champions" estiva

Ieri la partenza, nella serata italiana l'arrivo, in realtà tarda mattinata a San Diego, perché da oggi si deve ragionare anche col distantissimo fuso, nove ore, così quando la Roma si sveglierà in questi giorni in California, in Italia ci si appresterà ad andare a cena. Anche le partite, visibili in Italia su Sky, andranno in onda in diretta ad orari complicati (alle 4,05 le prime due, alle 2.05 la terza), che riattiveranno vecchi slogan molto estivi e sempre di moda, tipo "Chi tifa Roma non dorme mai", e varie altre facezie assortite. Il torneo, l'International Champions Cup, ha anche un suo regolamento, ma capirci qualcosa è decisamente complicato da quando sono cambiate le sedi e persino i continenti in cui viene disputato: dell'edizione di quest'anno si sa che parteciperanno 18 squadre, quattro italiane (Juventus, Inter, Milan e Roma) e si svolgeranno 25 incontri tra Europa, Stati Uniti e Singapore. Il torneo è cominciato sabato e finirà l'8 agosto con Roma-Real Madrid. Questo l'elenco delle partecipanti, oltre alle italiane: ci saranno sei squadre inglesi (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester United, Manchester City e Tottenham), due tedesche (Bayern Monaco e Borussia Dortmund), tre spagnole (Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid; il Siviglia - inizialmente previsto - non ha potuto partecipare), una portoghese (Benfica) e due francesi (Paris Saint-Germain e Lione), per un totale di 18 "concorrenti".
Nella rosa della Roma c'è stata una prima esclusione proprio nel giorno della partenza, Defrel, altre ancora ce ne saranno, forse anche nel parco dirigenziale. Perché non sarà sfuggita l'assenza dal gruppo investito della trasferta americana di Umberto Gandini, l'amministratore delegato della società in realtà molto vicino all'uscita dal board e dal club. Andrà quasi sicuramente al Milan, ma ancora non è detto, anche se in virtù degli ottimi rapporti dalla Roma hanno fatto già sapere alla società adesso gestita da Paul Singer (il fondatore del gruppo Elliott) che non considererebbe uno sgarbo la formalizzazione di una proposta vera e propria al dirigente che a Trigoria considerano in ogni caso in uscita.

Il gruppone

Ma quel che più interessa ai tifosi sarà la composizione definitiva della rosa dei giocatori e in questo senso qualche valutazione andrà fatta. Alla partenza da Fiumicino ieri il gruppone squadra era composto da 26 giocatori, questo il dettaglio: 3 portieri (Mirante, Fuzato e Cardinali, presto arriverà il quarto, Olsen o chi per lui), 10 difensori (Karsdorp, Florenzi, Manolas, Fazio, Marcano, Jesus, Bianda, Kolarov, Luca Pellegrini e Santon), 7 centrocampisti (De Rossi, Gonalons, Strootman, Coric, Pastore, Lorenzo Pellegrini, Cristante, arriverà forse anche l'ottavo, Zaniolo), 6 attaccanti (Perotti, El Shaarawy, Kluivert, Dzeko, Schick, Ünder, arriverà presto il settimo, Malcom o chi per lui). Questo significa che ad oggi, a ranghi completi, ci sono almeno un paio di difensori in più (magari Bianda potrà tornare utile intanto per la Primavera, a naso Santon non troverà molto spazio se Florenzi firmerà il rinnovo: Luca Pellegrini è piaciuto moltissimo finora a Di Francesco), un centrocampista di troppo (Coric potrebbe essere il sacrificato, ma sarebbe un peccato: il profilo è di alto livello) e avanzerebbe pure un attaccante (El Shaarawy sarà venduto?). Al momento sono da valutare le condizioni degli acciaccati Lorenzo Pellegrini (trauma contusivo al ginocchio), Florenzi (frattura delle ossa nasali in via di guarigione) e Luca Pellegrini (trauma contusivo al volto). Dunque alla fine sono 26, ma diventeranno tre in più. Una rosa sovrabbondante che ha già perso Defrel e Gerson ma che potrebbe ancora perdere qualcun altro, con un nome a sorpresa da considerare.

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