Mezz'ora e sono sparite le paure
È bastata una trentina abbondante di minuti, però, per mandare in archivio le mie paure, le chiacchiere della vigilia, per restare saldamente al terzo posto della classifica
E te pare che adesso ci dobbiamo preoccupare pure dell'ultima in classifica? E te pare che dopo quanto ha fatto vedere di bello contro la Sampdoria, la Roma deve avere il timore di non battere i calabresi? E te pare che una squadra che ha beccato sei reti dall'Inter può mettere in discussione la forza di una Roma terza in classifica? Pensieri e parole della vigilia.
Pensieri troppo spensierati e parole troppo facili della vigilia, a dire il vero. Perché nel campionato italiano non ti regala niente nessuno, specie se hai faticato da morire pochi giorni prima per superare un avversario votato esclusivamente alla difesa. Un trappolone: ecco cosa pensavo della trasferta a Crotone. Una partita scivolosa. Una di quelle che se le vinci fai il tuo e che se invece non le vinci ritorni da capo a piedi. Con annesse, rinnovate perplessità sul conto di Paulo Fonseca, per taluni precario a vita.
È bastata una trentina abbondante di minuti, però, per mandare in archivio le mie paure, le chiacchiere della vigilia, per sistemare la pratica Crotone e per restare saldamente al terzo posto della classifica. Con vista sull'Inter. In tutti i sensi... Ci ha pensato Borja Mayoral, che nella vita da qualche mese fa molto bene la riserva di Dzeko, a regalare un paio di sorrisi e tanta serenità. Lo spagnolo, che si è adattato con intelligenza al ruolo di comprimario, appena può fa vedere che anche lui qualcosa vale. E la prima doppietta in campionato premia il suo lavoro quotidiano all'ombra di Edin. Un gol, il primo, da centravanti vero, facendosi trovare al posto giusto al momento giusto; un altro gol, il secondo, bello per dire bello. Con un destro dal limite che ha concluso la sua corsa all'incrocio dei pali di sinistra della porta difesa da Cordaz. Un esterno destro che non era esattamente un esterno: una botta di collo pieno con traiettoria a uscire. Un colpo d'autore, a conferma che se tu cresci e giochi nel Real Madrid tanto scarso non puoi essere. Anzi, non lo sei.
Questo per dire che, in taluni casi, uno come come Dzeko può (potrà) guardare la partita dalla panchina e riposare, e che, nonostante la doppietta (e rigore procurato) di Crotone, le gerarchie sono chiare. E restano tali. Ovviamente. Ma nella Roma che sta lassù c'è bisogno di tutti, se si vuole continuare ad avere ambizioni importanti.
A proposito: dopo aver guardato la classifica, quali sono le reali ambizioni della Roma? All'Inter l'ardua sentenza. Daje.
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