L'intervista a Peppe Giannini: «Sarri si batte così»
«Nel 2008/09 vinsi due volte. Come? Togliendo spazio e tempi a centrocampo. La Roma può farlo con ripartenze verticali»
Peppe Giannini tre, Maurizio Sarri zero. È così. In quella classifica in cui si mettono a confronto i testa a testa tra gli allenatori, il risultato sarebbe proprio tre a zero per il Principe. Suona strano in un momento come questo in cui il tecnico del Napoli è in copertina, mentre Giannini sta ancora cercando le risposte al perché, dopo quattro partite, sia stato esonerato dal Fondi. Eppure quando le squadre dei due allenatori si sono incrociate, stagione2008-09, Giannini sulla panchina del Gallipoli, Sarri su quella del Perugia, serie C, il campo vide l'ex capitano giallorosso vincere entrambe le sfide: uno a zero in Umbria alla prima di Sarri che era appena subentrato; quattro a uno in Puglia, l'ultima di Sarri che dopo quel ko fu esonerato. E 2-0 fu il risultato di Verona-Alessandria, campionato 2010/2011, serie C. Insomma il Principe sa come si fa a depotenziare il gioco dell'allenatore ora in cima alla classifica del nostro campionato. E allora, alla luce di questi precedenti,abbiamo provato a chiedergli cosa dovrà fare la Roma sabato prossimo per fermare e battere il Napoli a punteggio pieno.
Giannini come si fa ad avere la meglio sul Napoli di Sarri?
«Con i giocatori».
Cioè tattiche e moduli vengono dopo.
«Sì. Perché un conto è giocare avendo come centravanti Dzeko, un altro,giusto per scherzare,è farlo con Piero Torri numero nove».
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