Se a Edin la palla la dai giusta...
Basta che gliela dai bene. Perché se gliela dai bene, una volta su due ci abbracciamo. È capitato anche ieri, sotto la pioggerella (...) dell’Olimpico
Basta che gliela dai bene. Perché se gliela dai bene, una volta su due ci abbracciamo. È capitato anche ieri, sotto la pioggerella (...) dell'Olimpico: è bastato dargli bene una volta la palla e siamo ancora qui ad abbracciarci (solo virtualmente, purtroppo...) per l'ennesima vittoria della Roma e per il terzo posto in classifica confermato. Alla faccia di chi seguita a fare i grafici per la volata di inverno senza inserire la Roma di Paulo Fonseca. Bravi, continuate così. Non cambiate, mi raccomando. Contenti voi... Basta dargliela bene e Edin Dzeko una volta su due fa gol. Lo dice la storia della gara contro la Samp, lo confermano i numeri della sua carriera. Con la maglia della Roma, ad esempio, il bosniaco è arrivato a quota 114 reti, 85 solo in campionato, con una particolarità che sembra incredibile: 111 gol il Cigno di Sarajevo li ha segnati su azione. Tre calci di rigore, l'ultimo tanto tempo fa in casa Sassuolo (26 ottobre 2016, Sassuolo-Roma 1-3), poi soltanto gol su palla manovrata. Come è accaduto ieri pomeriggio: assist dalla destra di Karsdorp, il quarto del suo scintillante campionato, e pallone nella porta di Audero dopo che Edin aveva letteralmente scansato il suo avversario diretto. Della serie: fatece largo che passamo noi...Un gol sotto la Sud. Non casualmente sotto la Sud. Perché anche capitan Edin ha capito una cosa: la Roma, per tradizione, deve attaccare il secondo tempo, quando cioè c'è bisogno di dare tutto se stessi perché il novantesimo è più vicino, sotto la Sud. Avendo la faccia rivolta verso la propria gente. E così quando prima dell'inizio della partita Edin ha vinto il sorteggio, ha scelto il campo e non la palla. Ha scelto di attaccare subito sotto la Nord, riservandosi di fare la stessa cosa nella ripresa sotto la Sud. Vuota, senza tifosi ma sempre Sud. Una tradizione che, raccontano quelli che in quella curva ci sono nati e cresciuti, risale ai tempi di Peppe Giannini e che è stata portata avanti negli anni da Francesco Totti, Daniele De Rossi e Alessandro Florenzi, tre figli di Roma. Dzeko, ragazzetto sveglio, si è adattato in fretta e, quando può, non cambia la storia. E, come era accaduto in giugno dopo il lockdown, ha punito la Sampdoria facendo centro nel secondo tempo proprio in quella porta. Stavolta un gol solo, l'altra volta era stata una straordinaria doppietta in rimonta, ma che è bastato per fare gli auguri di buon anno come si deve a tutti i tifosi della Roma. E pure ai suoi nemici. Daje va.
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