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Dal volo di Falcao alle gesta di Totti: le emozioni di Roma-Cagliari

Il Divino decide la sfida casalinga contro i sardi nell’anno dello Scudetto. Nel 2006 il Dieci guida la rimonta sul campo neutro di Rieti

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
22 Dicembre 2020 - 18:43

Le emozioni, come pure i gol, non mancano quando Roma e Cagliari si affrontano nella Capitale. Il primo precedente nella moderna Serie A contro i rossoblù risale alla prima giornata del campionato 1964-65, il 13 settembre, quando otteniamo un sofferto ma meritato successo per 2-1 grazie all'autorete di Greatti e al gol di Francesconi.

Nelle fila dei nostri avversari, quel giorno, c'è un ventenne di belle speranze di nome Gigi Riva, che farà le fortune dei sardi qualche anno più tardi. Nella stagione del tricolore cagliaritano (1969-70), la Roma di Helenio Herrera ferma la corazzata di Scopigno, costringendola all'1-1: al gol di Peirò risponde Domenghini; è l'8 marzo, poche settimane più tardi Riva e compagni conquisteranno uno storico Scudetto, il primo e finora unico nella storia del club isolano.

Il tuffo di Paulo Roberto

Il debutto in campionato con il Cagliari si ripresenta nell'anno di grazia 1982-83, stavolta a casa loro: gli uomini di Liedholm vincono 3-1, dando ufficialmente inizio alla cavalcata che porterà al tripudio. Il ritorno, all'Olimpico, va in scena il 16 gennaio 1983 e lo decide il Divino, Paulo Roberto Falcao. Prima delle gara il loro tecnico, l'ex romanista Giagnoni, ammette candidamente che si accontenterebbe di un pareggio, ma quello di Di Bartolomei e compagni è un assedio costante: solo le prodezze del portiere rossoblù Malizia fanno sì che si vada al riposo sullo 0-0. L'estremo difensore, uscendo dal campo, dice a Galeazzi: «Se continua così, la Roma prima o poi il gol lo trova». Ed è profetico, perché a inizio secondo arriva il gol-vittoria: fuga di Nela sulla destra, Sebino rientra e col mancino pennella un cross su cui Falcao si avventa in tuffo, battendo finalmente l'incolpevole Malizia. Il girone di ritorno inizia nel migliore dei modi: un ulteriore passo avanti verso l'estasi attesa quarantuno anni.

Finale da brividi

L'8 febbraio 2006 la sfida va in scena sul campo neutro di Rieti e a porte chiuse a causa della squalifica dell'Olimpico: fuori dall'impianto circa 300 romanisti si sono ritrovati per dare la carica alla banda Spalletti, reduce da sette vittorie di fila. Il primo tempo si chiude sul 2-2, poi Daniele Conti porta avanti i suoi; nel finale, però, anche grazie a uno scatenato Alvarez, la Roma conquista due rigori, entrambi trasformati da Totti. Per il Dieci sono gli ultimi gol prima dell'infortunio alla caviglia, ma la Roma è ormai lanciatissima verso il record di undici vittorie consecutive in Serie A.

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