Che ci fa sentire uniti anche se siamo lontani
Mai come adesso questa squadra ribadisce il suo ruolo di collante sociale. Mai come adesso amici, figli, nonni, fratelli e sorelle si sentono così vicini mentre gioca la Roma
Il file sulle partite della ROMA a Bergamo iniziare a pesare troppo. E, soprattutto, ci racconta di rimonte subite e atteggiamenti sbagliati. Sta nella cartella Gian Piero Gasperini. Insieme alle fotografie dei sorrisi del tecnico dopo il triplice fischio: ironici, sprezzanti e rappresentazione plastica della sua convinzione «Lo sapevo che avremmo vinto».
Ma non è questo il momento di mettersi a scartabellare questo archivio, purtroppo, pieno zeppo di personaggi indigesti e dolorose sconfitte. Perché questo, di momento, è nuovamente quello di giocare, di guardare avanti invece di star lì a logorarsi su quanto accaduto. Sì, facendone tesoro: assolutamente. Ma voltando pagina e pure molto rapidamente. Perché domani, udite-udite, già si tornerà in campo in questo concitato calendario in cui non sai mai se una partita è il posticipo di una giornata o l'anticipo di quella successiva.
ROMA Cagliari, 1 fisso. E chi se ne frega del come, conterà per davvero solamente vincere. Per la classifica, il morale, le convinzioni, gli iettatori e le motivazioni. Vincere per tornare a correre, per amor proprio e per gli amici immaginari – e romanisti?!? – che mandano messaggi contro la ROMA stessa. Vincere per il tecnico, per i tifosi, per non ascoltare i nauseanti «Lo avevo detto» e, soprattutto, per mettere sotto l'albero di Natale tre punti necessari per la classifica e per lo stato d'animo di chi affronterà queste feste diviso, necessariamente, dai propri cari.
Già, perché mai come adesso questa squadra sta ribadendo il suo ruolo di collante sociale. Mai come adesso amici, padri e figli, nonni, fratelli e sorelle – separate dalle circostanze – si sentono così vicini mentre gioca la ROMA e i loro stati d'animo viaggiano veloci sulle chat di telefoni in cui, lì sì per davvero, centinaia di messaggi scandiscono il ritmo partita e l'andamento del risultato. «Che ci fa sentire uniti anche se siamo lontani», proprio così. Anche per questo, allora, domani sera la ROMA è chiamata a vincere per spazzar via l'umidità di Bergamo e i cattivi pensieri, per ricaricarsi dagli affanni di questa stagione così frenetica e per continuare a credere nel suo obiettivo stagionale. Daje rega'!
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