AS Roma

Viva Dzeko, tre volte numero uno

Edin è sul podio di sempre senza essere rigorista e con parecchi gol “sfiorati”. A riprova della sua grandezza

PUBBLICATO DA Mimmo Ferretti
16 Dicembre 2020 - 10:45

Premessa d'obbligo: qui si scherza. Si gioca. Chi è interessato a non capirlo (e non chi non lo capisce...) può comodamente smettere di leggere e passare oltre. Qui si scherza su Edin Dzeko, il capitano della Roma. Che contro il Bologna ha firmato il gol numero 111 della sua avventura in giallorosso. Un bottino che l'ha sistemato sul gradino più basso del podio dei bomber romanisti di tutti i tempi, alle spalle di Roberto Pruzzo ma ancora lontanissimo dall'inarrivabile Francesco Totti.

L'interrogativo malizioso di queste ore, però, è: se Edin non avesse sbagliato tutti i gol che ha sbagliato, quanti gol avrebbe segnato? È chiaro, adesso, che stiamo giocando? E giocando con i se e con i ma, stiamo comunque parlando di uno dei più grandi calciatori della storia della Roma.
Ecco perché non c'è polemica, nella mia domanda; c'è soltanto voglia di fantasticare. E allora, rivangando il passato, appare subito chiaro che il bosniaco avrebbe già potuto piazzarsi alle spalle del Capitano.

Qui non si vuole rinfacciare qualcosa o criticare un attaccante straordinario. Semplicemente, invece, si vuole bluffare un po' con la realtà. Perché non esiste al mondo una punta che abbia capitalizzato il 100% delle occasioni che gli sono capitate. Non c'è mai riuscito nessuno. Nessuno. Se mai, il rammarico (per lui e per la Roma) che Dzeko oggi avrebbe potuto avere un bottino nettamente superiore sta a confermare la sua classe, la sua grandezza. Perché i gol li sbagliano soltanto coloro che hanno la possibilità di sbagliarli.

Cioè che si mettono nella condizione di sbagliarli. E il capitano della Roma, merito suo e/o della squadra, si è trovato in questa situazione un sacco, ma davvero un sacco di volte. E se non ha segnato più di quanto avrebbe potuto, non è stata esclusivamente colpa sua (e colpe, sia chiaro, ne ha avute). Una paratona, un filo di sfiga e tutto ciò che potrebbe scagionarlo per me va bene. E, poi, scusate: se fosse stato un rigorista, oggi i suoi numeri non sarebbero diversi?

Viva Dzeko, quindi. Tre volte numero 1. Per adesso...

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