Calciomercato, da Ziyech a Forsberg: obiettivo esterno, le ultime
Il prossimo acquisto di Monchi sarà un attaccante laterale In pole c’è sempre il marocchino, ma a Trigoria lo svedese piace
Il numero dieci sarà un esterno. Non si tratta di una rivisitazione in chiave moderna dell'accoppiata classica fra ruoli e numerazioni, né del nuovo indirizzo della maglia che è stata per vent'anni di Totti. Più semplicemente il decimo in questione è riferito al prossimo acquisto di Monchi. Nove nuovi giocatori finora per il direttore sportivo spagnolo e il suo pirotecnico mercato di giugno. Gli indizi per il successivo arrivo portano verso un esterno d'attacco.
Non sarà imminente, ma si farà. In casa Roma è sempre quello di Ziyech il nome più caldo. Anche se il recentissimo arrivo in giallorosso di Javier Pastore sembra aver raffreddato la pista che porta al marocchino dell'Ajax. Ma i due giocatori non dovrebbero essere l'uno alternativo all'altro. A smentire - indirettamente - possibili difficoltà di coesistenza ci ha pensato lo stesso argentino nella conferenza di presentazione, rivelando che nei primi colloqui avuti con Di Francesco si è parlato anche di collocazione tattica. E la posizione alla quale avrebbe pensato il tecnico romanista per il Flaco pare essere quella di mezzala.
Con Pastore a fornire ulteriore trazione anteriore al centrocampo a tre, il ruolo scoperto (si fa per dire con l'attuale abbondanza della rosa romanista) è quello dell'attaccante di destra. Sulla corsia mancina Kluivert si è andato ad aggiungere a El Shaarawy e Perotti; al centro Schick sarà l'alternativa a Dzeko; mentre sul versante opposto, con Defrel probabile partente, resterebbe "il solo" Ünder. A meno che non si decida di adattare uno fra i due ex genoani. Che però in questo momento sembrano fra i principali indiziati a lasciare Trigoria. Per far posto proprio al nuovo arrivo.
Con Ziyech l'accordo è stato trovato da tempo. L'ultimo ostacolo - non da poco - verso la fumata bianca resta il club proprietario del cartellino, quell'Ajax da sempre venditore ostico. I lancieri cedono, ma alle proprie condizioni e sono storicamente poco inclini agli sconti. La stessa intesa che ha portato Kluivert a Trigoria ha avuto tempi più lunghi del previsto. Pur essendo un giocatore di 19 anni con un solo anno di contratto davanti. Nel caso del venticinquenne marocchino, la società di Amsterdam si fa forte di un legame che scade nel 2021. E non sembra commuoversi al pensiero del calciatore che ha dato la parola alla Roma, dopo aver rifiutato diverse offerte in arrivo da Premier e Bundesliga.
Il nodo è sempre lo stesso delle scorse settimane: dall'Olanda vogliono una cifra di poco inferiore ai quaranta milioni (a fronte di una prima richiesta di 45), sono disposti a calare leggermente le pretese ma con bonus di gran lunga inferiori a quelli preventivati a Trigoria. L'ultima offerta della Roma prevede invece una parte fissa fra i 22 e i 25 milioni, oltre a una variabile, oscillante fra i 5 e i 7. La forbice è ancora ampia, ma è lo stallo a regnare in questa fase. Probabilmente frutto di strategie di mercato. Ovvero: al di là di un prossimo sfoltimento della rosa e dello schieramento che sarà adottato da Di Francesco, l'arrivo a Trigoria di Pastore mette la Roma nelle condizioni di poter attendere più miti consigli da Amsterdam, senza forzare la mano. Avendo inoltre già incassato il "sì" di Ziyech.
In attesa di sbloccare l'impasse (comunque senza fretta, dopo essersi dedicato alle cessioni), Monchi sta individuando altri profili. Uno risponde al nome di Emil Peter Forsberg, attaccante di qualità del Lipsia che ha appena centrato un'insperata qualificazione agli ottavi di finale in Russia con la sua Svezia. Il club di proprietà della Red Bull è entrato nell'ordine di idee di poter perdere uno dei maggiori talenti a disposizione, ma non per questo è orientato a praticare prezzi di saldo. Anche per Forsberg la richiesta iniziale è di 40 milioni.
L'interesse di Arsenal in prima fila e in subordine Atletico Madrid è concreto. Alla Roma reputano lo svedese molto forte, piace la sua duttilità tattica (è nato trequartista ma può giocare indifferentemente su entrambe le corsie d'attacco), eppure una trattativa vera e propria non è stata impostata. Non ancora perlomeno. Quella tuttora in corso per un altro esterno e che potrebbe entrare nel vivo nel fine settimana, vede Monchi impegnato in casa, sul fronte Florenzi. Ma questa è un'altra storia.
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