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Calciomercato, asta per Alisson: la Roma non molla e ha rifiutato uno scambio

Chi offre di più? La squadra spagnola ha l'accordo con il portiere brasiliano, ma non è più sola. Offensiva del Chelsea per il dopo Courtois

PUBBLICATO DA Piero Torri
24 Giugno 2018 - 07:33

L'affare si fa serio. Non perché non lo sia mai stato, ma si fa sempre più intricato il futuro di un ragazzo brasiliano che ha fatto innamorare una città e una tifoseria. Nome e cognome, Alisson Becker. C'è riuscito perché si è dimostrato il più bravo di tutti. E la conseguenza è che adesso lo vogliono tutti. Non c'è da stupirsi. C'è il Real Madrid, il Liverpool che da tempo gli sta inviando segnali d'amore promettendo cifre che voi umani, ora pure il Chelsea, un altro di quei club che quando c'è da firmare qualche assegno di quelli pesanti non è certo che si tira indietro. Se da un punto di vista imprenditoriale ed economico la cosa potrebbe fare solo piacere alla società giallorossa, non altrettanto si può dire dal punto di vista sportivo. Perché cedere Alisson oltre a creare turbative d'ambiente capaci di far dimenticare quelle relative a Nainggolan (domani per il belga dovrebbe essere definito tutto con l'Inter), porterebbe all'acquisto di un nuovo titolare.

Offensiva Chelsea

Prima di proseguire nel discorso, è necessario fare due premesse. La prima è che, già da un po' di tempo, Alisson è rimasto lusingato, affascinato e conquistato dall'offerta che gli è arrivata da Florentino Perez, sei anni di contratto a oltre cinque milioni netti a stagione più una serie di bonus che da quelle parti sono soliti incassare. Il sì del brasiliano c'è stato e si può considerare in cassaforte, a meno che qualcuno (Chelsea) non riesca a scoprire la combinazione. La seconda è che la Roma ha fissato in oltre settanta milioni la cifra per cui può cedere il suo fuoriclasse brasiliano. Tanto è vero che ha rifiutato un'offerta da quaranta milioni più il cartellino di Kovacic, «a queste condizioni neppure ci mettiamo al tavolo per discutere». Detto questo, passiamo alla novità. Cioè il Chelsea. Che negli ultimi due giorni ha fatto più di qualche passo per cercare di capire la combinazione della cassaforte del Real. Lo ha fatto perché ormai ha dovuto prendere atto di come il suo portiere titolare, il belga Courtois, non sia intenzionato a firmare il prolungamento di un contratto che andrà in scadenza il trenta giugno del prossimo anno.

E allora c'è la necessità di venderlo e sostituirlo. Con chi? Ovviamente con Alisson, mettendo sul piatto della bilancia il tot incassato per Courtois più un bel numero di milioni. Ci sono però una serie di problemi che prima di qualsiasi altra cosa, dovrebbero essere risolti. Il primo è conoscere il nome dell'allenatore del Chelsea del prossimo anno, c'è Conte con un contratto, ma c'è la voglia di prendere Sarri che De Laurentis libera eventualmente solo dopo pagamento di una clausola di svariati milioni di euro. Il secondo è capire se Abramovich, dopo che gli è stata negata la cittadinanza inglese, sia ancora intenzionato a investire sul Chelsea. Il terzo è convincere non solo la Roma, ma il brasiliano a dire sì a una squadra che la prossima stagione non giocherà la Champions League. C'è anche un terzo scenario che si potrebbe immaginare. Cioè Courtois al Real Madrid, Alisson al Chelsea. E alla Roma?

L'obiettivo è Areola

Nel caso Alisson dovesse andare via, caso probabile, tutte le vie per il suo erede portano a Parigi. Dove l'attuale portiere titolare, Areola, ha già fatto sapere di non volersi accomodare in panchina per lasciare spazio a Gigi Buffon che a breve dovrebbe essere ufficializzato dal club francese. Su Areola c'è la concorrenza del Napoli che però sembra intenzionato ad andare sul giovane Meret. Forse perché consapevole del fatto che il procuratore dell'estremo difensore francese ora al Mondiale come vice di Lloris, è quel Mino Raiola che di questi tempi ha rapporti privilegiati con il club giallorosso. E pare che lo abbia promesso a Monchi, con il ds, ex portiere, che considera Areola un portiere garantito per presente e futuro.

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