AS Roma

Mirante-Pau Lopez, la Roma in buone mani: nuovi dubbi

Vista la delicatezza del ruolo, non occorre mai abbassare la guardia e verificare che il titolare sia in ogni competizione realmente il più bravo o il più in forma dei due

PUBBLICATO DA Mimmo Ferretti
02 Dicembre 2020 - 12:39

L'argomento non è nuovo ma, dopo Napoli, è tornato di strettissima attualità. Quando sembrava che la storia avesse preso una piega definitiva, il colpo di scena. Che, tradotto, vuol dire: quando sembrava che la Roma avesse trovato il suo portiere titolare in campionato, Mirante, ecco che l'ex dodicesimo confeziona una prestazione da mettersi le mani tra i capelli. Con tre errori legati ai quattro gol della squadra di Rino Gattuso. Penalizzando la Roma e mettendo in serissimo dubbio la sua conquistata titolarità italiana. E, quindi, riecco gli antichi interrogativi, corroborati dal fatto che Pau Lopez sarà titolare domani sera, come da copione, contro lo Young Boys in Europa League. E, allora visto quanto di inaspettato e grottesco è accaduto a Napoli, lo spagnolo in campionato riprenderà posto in panchina oppure...?

Molto, se non tutto, probabilmente dipenderà dalla sua prestazione contro gli svizzeri. E siccome io mi auguro (per la Roma, ovvio) che non sbagli un solo intervento, Paulo Fonseca fatalmente, da giovedì notte in poi, sarebbe quasi costretto a porsi di nuovo il problema del numero 1 da far giocare in Italia, cioè contro il Sassuolo, domenica pomeriggio allo stadio Olimpico.

Il portoghese, è vero, potrebbe fregarsene di quanto accaduto a Napoli e continuare a far giocare Mirante in campionato. In questo caso, la sua sarebbe una scelta per certi versi coraggiosa. Più semplice (se Pau Lopez farà il suo dovere in coppa) sarebbe ordinare il cambio tra i pali e tornare dopo mesi alla vecchia gerarchia. Con lo spagnolo primo e l'ex Parma e via dicendo secondo.

L'argomento del portiere l'avevo già toccato parecchie settimane fa, ma adesso è impossibile ignorarlo. Vista la delicatezza del ruolo, non occorre mai abbassare la guardia e verificare che il titolare della Roma sia in ogni competizione realmente il più bravo o il più in forma dei due. Qualora Fonseca considerasse gli errori di Mirante a Napoli come inconvenienti che possono (ma non devono...) capitare a un professionista, il dualismo neppure avrebbe motivo di esistere. In caso diverso, Pau Lopez avrebbe la possibilità di giocare un'altra volta in campionato, cosa che recentemente è accaduta in casa del Genoa soltanto perché Mirante non stava bene. La cosa realmente importante è che la Roma, con l'uno o con l'altro tra i pali, sia in buone mani. Già, ma lo è?

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