Cessioni bloccate e nodo allenatore: settimana decisiva per la seconda squadra
Manca l’ufficialità. La Roma si farà trovare pronta. Ancora non è chiaro se ci sarà posto in serie C. Sadiq la stella
Giorni decisivi per la questione seconde squadre, e a Trigoria vogliono farsi trovare pronti. A più di un mese dall'annuncio della Federcalcio - datato 11 maggio - passata in cavalleria la protesta della Lega di B, che aveva minacciato di bloccare i playoff, conclusi tre giorni fa con la vittoria del Frosinone, entro la settimana il quadro dovrebbe essere più chiaro. Per ora non lo è: i posti per iscrivere le seconde squadre alla prossima serie C sono pochi - e non si sa ancora quanti: dipende da quante società non riusciranno a iscriversi - ma il primo comunicato non stabiliva un ranking da cui attingere, tra i club che faranno richiesta (a differenza della Primavera, e dei campionati Under 17, Under 16 e Under 15, qui la partecipazione è facoltativa). Dopo più di un mese, il ranking ancora non c'è, ma sono usciti (il 30 maggio) i criteri con cui verrà formato: per il 40% conteranno le convocazioni per gare internazionali nelle nazionali giovanili, dall'Under 15 all'Under 21, nel triennio 2015-2015, per il 30% il piazzamento nel campionato di serie A appena concluso, per il 30% il numero medio di spettatori tra il 2012 e il 2017. La Federcalcio però non ha ancora ufficializzato la classifica, che peraltro non darebbe risposte certe, senza sapere i posti a disposizione né le società interessate. Anche perché la seconda squadra ha un costo non indifferente, a partire dal contributo di 1,2 milioni a fondo perduto da versare annualmente per l'iscrizione, fino ai costi dei contratti per 20-25 elementi, e alle spese per le trasferte. Senza poter contare, ovviamente, sui contributi che la Lega eroga ai club, esplicitamente esclusi per le squadre di C che siano diretta emanazione di club di A. Spese non trascurabili, anche se deducibili dal fair play finanziario, che non conteggia come passività le uscite per il settore giovanile. La Roma, che non si è mai pronunciata ufficialmente sul tema, si è chiesta se il gioco valesse la candela, e alla fine ha scelto di farsi trovare pronta, nel caso ci fosse la possibilità di iscrivere una seconda squadra al prossimo campionato.
Con quali giocatori?
Per questo, la società si è mossa... non muovendosi, ovvero rimandando sine die tutte le cessioni dei tanti ragazzi tornati da prestiti, che in altre occasioni ci si sarebbe già preoccupati di piazzare. L'unico ceduto - anche se manca ancora l'ufficialità del suo passaggio a titolo definitivo con diritto di recompra all'Atalanta - è Tumminello, che comunque dopo 3 gol nell'ultimo campionato di serie A non avrebbe mai accettato di ripartire dalla serie C, discorso diverso per il suo ex compagno di reparto Sadiq Umar, che di gol in A ne ha fatti due, con la maglia della Roma, ma vecchi ormai di due anni, prima di due esperienze deludenti, in prestito a Bologna e Torino, dieci spezzoni complessivi, senza mai andare a bersaglio. Gli ultimi sei mesi hanno rilanciato le sue quotazioni: in 12 partite con la maglia del Nac Breda, nel campionato olandese, ha colpito 5 volte, senza pagare dazio al cambio di paese e campionato. La scorsa settimana era stato accostato ai Rangers di Glasgow, allenati da una leggenda come Steven Gerrard, lui ha ringraziato, e spiegato che il suo sogno è far parte della rosa della Roma. Potrebbe essere accontentato: c'è un punto nel regolamento delle seconde squadre per cui non possono essere schierati i giocatori che fanno parte della rosa dei 25 utilizzabili in serie A. Ma per la prossima stagione i nati nella classe ‘97 sono considerati ancora Under: possono giocare in serie A senza venire inseriti nella lista dei 25. È il caso di Sadiq, ma anche di tanti altri ex Primavera coinvolti nel progetto seconda squadra, da Soleri a De Santis, da D'Urso a Di Livio jr.
Il nodo panchina
Tutti ragazzi già allenati da Alberto De Rossi, che però non sarà l'allenatore della seconda squadra squadra: ha rifiutato occasioni ben più prestigiose per lasciare la Primavera e allenare tra i professionisti, rimarrà a fare quello che sa fare meglio. Discorso diverso per Francesco Baldini, arrivato a Trigoria un anno fa, per guidare l'Under 17: battendo il Torino, due giorni fa, ha centrato la finale scudetto di domani con l'Atalanta. Al primo tentativo, e senza poter contare su Riccardi, il miglior talento della classe 2001: un ottimo risultato. Allena la seconda squadra del vivaio, lui la promozione sulla panchina della seconda squadra della Roma l'accetterebbe volentieri.
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