Burdisso: "Maradona mi chiamò per conoscere De Rossi. Diego era un genio"
L'ex difensore della Roma: "Con Daniele andammo a casa sua, stava bene, siamo stati tutto il giorno a parlare di calcio. Era un personaggio carismatico".
Nicolas Burdisso, l'ex difensore della Roma, ha parlato di Diego Armando Maradona ai microfoni di Sky Sport 24. Il dt del Boca Junior ha ricordato della volta in cui "El Pibe de Oro" lo contattò per incontrare De Rossi: "L'anno scorso mi chiamo' perche' voleva conoscere De Rossi che era venuto da noi al Boca, con Daniele andammo a casa sua, stava bene, siamo stati tutto il giorno a parlare di calcio. Diego era un personaggio carismatico, ricordero' per sempre quel giorno".
L'argentino ha spiegato la difficoltà del momento per tutti i suoi connazionali: "Tutti temevamo che potesse arrivare questo giorno che nessuno avrebbe voluto vivere soprattutto in un anno che per l'Argentina, e non solo per il Covid, e' stato difficile. Ieri ho visto Crespo che piangeva, lo capisco perche' Diego e' stato un pezzo di noi, faceva parte della vita di tutti noi argentini, la mia vita girava intorno a quello che faceva, ho avuto la fortuna di conoscerlo, di essere allenato da lui, appena ho appreso la notizia della morte mi sono venuti in mente i mille momenti che ho vissuto al suo fianco. E' la vita, ma lascia un vuoto grandissimo, bisogna guardare avanti e conservare i ricordi dei momenti bellissimi vissuti insieme".
L'ex giallorosso ha ricordato anche il Mondiale sotto la guida del Diez: "Diego era un genio, aveva delle cose da genio anche da allenatore, mi faceva impressione la sua facilita' nel capire i tempi di gioco, i tempi di attesa, di difesa e attacco, cose che non tutti gli allenatori insegnano, giocare un Mondiale con lui in panchina e Messi in campo e' stata una cosa unica. Era un grande leader, eravamo tutti con lui e questa era la sua grande forza".
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