L'eccellente inizio di Mkhitaryan: mai così bene dal 2012
Insieme a Pedro è l'interprete perfetto per giocare dietro la punta nel 3-4-2-1 studiato da Fonseca. Con i 5 gol nelle prime otto giornate ha eguagliato il suo record
Henrikh Mkhitaryan ha trovato nuova vitalità dopo il cambio di modulo operato da mister Paulo Fonseca sul finire della scorsa stagione, ha siglato una doppietta anche contro il Parma, dopo aver messo a segno tre reti contro il Genoa prima della sosta per le nazionali. Il trequartista è al centro del progetto, si sente in fiducia e continua a dare spettacolo quando scende in campo.
Con i 5 gol realizzati nelle ultime due partite ha attirato su di se tutte le attenzioni. Titolare in Serie A dall'inizio della stagione, ha giocato tutte le partite per novanta minuti, eccezion fatta per la trasferta contro l'Udinese dove è stato sostituito al 71' da Perez. Diverso il discorso per l'Europa League, dove Fonseca ha scelto prima di farlo partire dalla panchina nella prima giornata contro lo Young Boys, e di metterlo dal primo minuto contro CSKA Sofia e il Cluj per farlo poi uscire al termine del primo tempo.
L'inizio di stagione di Mkhitaryan è il migliore dai tempi dello Shaktar Donetsk, dove nel 2012 il classe '89 realizzò 11 reti nelle prime otto giornate di campionato. Mai così bene, quindi, da quando ha lasciato l'Ucraina. Infatti, l'anno successivo nella prima stagione in Germania, tra le file del Borussia Dortmund, aveva realizzato 3 gol e 2 assist nelle prime otto giornate. Nel 2016 in Inghilterra con la maglia del Manchester United, prima, e poi con la maglia dell'Arsenal si era fermato a quota un gol, sempre nelle prime otto partite.
Lo scorso anno, alla prima stagione con la maglia della Roma, segnò alla prima di campionato contro il Sassuolo e trovò poi un assist per Dzeko contro il Lecce alla sesta giornata. Per un infortunio agli adduttori saltò poi le successive giornate di campionato fino al ritorno con gol contro il Verona alla quattordicesima giornata.
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