VIDEO - Ciervo a Primavera: identikit del talento che ha rinnovato
Velocità fuori dal comune, è nel giro della prima squadra Esterno d’attacco, era in panchina a inizio stagione, ma ha già segnato a Lazio e Juve
Nella prima amichevole di un precampionato del tutto atipico, il 5 settembre al campo Testaccio di Trigoria, Paulo Fonseca si preoccupò solo del primo tempo, concluso 3-2 (Veretout, Perotti e Mkhitaryan) contro la Sambenedettese di Paolo Montero. Anche perché i giocatori disponibili erano solamente una dozzina: gli undici titolari più Antonucci, entrato dopo l'intervallo, insieme a Seck, il 24enne senegalese rientrato dal prestito al Livorno e ora nella serie B portoghese, e a 9 ragazzi della Primavera. E così tutti quelli che si erano sintonizzati per vedere la prima uscita della seconda Roma di Fonseca - che nel secondo tempo passò dietro la recinzione, lasciando il posto in panchina ad Alberto De Rossi - scoprirono il talento di Riccardo Ciervo, capelli biondi e lunghi, e una cambio di passo davvero fuori dal comune: subentrò col numero 9, e fece vedere le cose migliori della seconda frazione, tra cui l'assist per l'unico gol, partendo palla al piede dalla sua metà campo prima di bruciare in velocità il diretto avversario, alzare la testa e mettere un comodo pallone rasoterra sul limite dell'area piccola per Antonucci. Per le amichevoli successive, con Frosinone e Cagliari Fonseca recuperò buona parte del gruppo, e i Primavera rimasero a casa, incluso Ciervo.
Che peraltro, nella formazione di Alberto De Rossi, non trovava spazio dall'inizio, chiuso dall'israeliano Podgoreanu, un gigante acquistato in estate, proposto quando la Roma, che aveva deciso di non riscattare il brasiliano Felipe Estrella, stava cercando un centravanti da affiancare al senegalese Tall. Il tecnico di Ostia però ha deciso di provare, con discreto successo, l'ex Maccabi Haifa sulla fascia destra, mentre a sinistra c'era il classe 2001 Providence, preso nel 2019 dal Paris Saint-Germain, e reduce da una stagione di alti e bassi, che non gli ha fatto trovare una sistemazione in prestito la scorsa estate.
Dal 2016 a Trigoria
Per prendere Ciervo la Roma non si era dovuta allontanare così tanto: arrivò da Borgo Carso, provincia di Latina, preso dalla polisportiva Carso insieme al terzino sinistro Suffer, scelto perché si sapeva che l'altro giocatore nel ruolo, Riccardo Calafiori, sarebbe presto salito a giocare coi più grandi. Era l'estate del 2016, quella del passaggio da Giovanissimi Regionali a Nazionali, in cui le squadre vengono stravolte tesserando per la prima volta i fuori regione: furono 7 i giocatori inseriti quell'estate nel gruppo dei 2002, cinque sono andati via - per ultimo proprio Suffer, passato alla Spal due mesi fa - gli unici due ancora in organico sono Ciervo e Milanese, il fantasista salentino che Fonseca ha fatto debuttare in prima squadra due settimane fa contro il Cluj. C'erano solamente 11 giocatori in panchina nella Roma, contro i 12 consentiti: il posto mancante doveva essere quello di Ciervo, che in quei giorni si era allenato con Fonseca, rimediando però un fastidio muscolare. Nel frattempo, in Primavera, qualcosa stava cambiando: contro la Lazio l'esterno di Latina, subentrato a metà ripresa, aveva trovato il primo gol nella categoria, contro la Juventus, titolare per la prima volta per la convocazione in prima squadra di Podgoreanu, aveva giocato una partita eccellente, sbloccando il risultato dopo 8'. È stata l'ultima gara giocata prima dello stop causa Covid: alla ripresa sarà difficile tenerlo fuori. Nei primi due anni di Roma partiva sempre dalla panchina: si diceva che neppure lui, ragazzo timido e riservato, si rendesse conto di quanto fosse bravo, e la concorrenza era tanta.
Ha cominciato a scalare posizioni un anno e mezzo fa, con l'Under 17 di Piccareta, che portò a un passo dallo scudetto con il gol che decise la semifinale con il Napoli. Ne fece 5 quell'anno, contro i 18 di Matteo Cancellieri, stessa età e stesso ruolo: i suoi progressi però hanno convinto la Roma a lasciar partire il rivale, molto talentuoso ma non facile da gestire fuori dal campo, cedendolo al Verona nell'affare Kumbulla. Cancellieri è andato due volte in panchina in serie A, Ciervo aspetta la prima chiamata. Ma intanto, dopo la maglia numero 54, è arrivato il rinnovo di contratto, fino al 2024. E il primo posto in Europa League: se la Roma si qualificherà in anticipo, potrebbero esserci degli esordi. Con Providence e Podgoeranu che non hanno i requisiti per essere iscritti nella lista B, Ciervo è uno di quelli che aspetta e spera.
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