La ristrutturazione di Friedkin: il punto sugli sponsor
New Balance in vantaggio per la maglia. Gli accordi con Qatar e Hyundai sono in scadenza e per il momento non ci sono contatti. Come ds piace Kroesche
Nei prossimi mesi saranno molti i volti nuovi in società: i Friedkin sembrano intenzionati a cambiare quasi per intero la struttura del club. E vogliono farlo con i loro tempi, nessuna fretta, meglio aspettare piuttosto che sbagliare. È con questa filosofia, per esempio, che stanno cercando il nuovo direttore sportivo, ruolo che, peraltro, lo stesso Fonseca ha ripetuto più volte che bisogna coprire al più presto. Di nomi fin qui ne sono stati fatti tanti, ma tra i no detti dalla Roma e i no incassati dalla società, il nome giusto non è ancora venuto fuori. L'ultima frontiera, in questo senso, è rappresentata da Marcus Kroesche, attuale ds del Lipsia con cui ha un contratto fino al giugno del 2022. Per ora non c'è niente di deciso anche perché, per quello che ci risulta, i Friedkin devono ancora incontrare il dirigente tedesco. Molte novità, inoltre, sono previste anche nel settore sponsor. La Roma in questo momento, dopo aver rescisso con la Nike, non ha lo sponsor tecnico e sia main sponsor (Qatar) che back sponsor (Hyundai) sono in scadenza il prossimo giugno. Per l'erede della Nike il marchio che pare essere in vantaggio su tutti gli altri pretendenti è la New Balance, colosso americano (di Boston) emergente che è in trattativa da diverso tempo con la Roma. I tempi pure qui, come per il direttore sportivo, stringono. C'è bisogno di chiudere massimo entro la fine di quest'anno, altrimenti si rischia di non avere i tempi tecnici per garantire tutto il materiale tecnico che serve per le squadre e, soprattutto, per la vendita. L'accordo sarebbe fatto sulla base di due-tre milioni di euro più la fornitura del materiale, ma con una percentuale importante garantita alla Roma sul venduto, percentuale che con la Nike era veramente irrisoria (cosa che fece arrabbiare parecchio James Pallotta). Per la prossima stagione l'unico sponsor garantito è quello di manica, La Iqoniq, azienda che si è legata alla Roma pochi mesi fa firmando un contratto triennale superiore ai due milioni a stagione. Che succederà, invece, con Qatar e Hyundai? Di certo si può dire che, oggi come oggi, nel pieno di una pandemia che ha colpito tutto il pianeta, ridiscutere contratti di sponsorizzazione alle stesse cifre delle precedenti non è un'impresa semplice. La recessione ha colpito tutto il mondo e ne pagheremo le conseguenze anche nel prossimo futuro. Per ora non sono stati avviati nuovi contatti con entrambi, scelta dettata proprio dal fatto di voler cercare di capire quello che potrà riservare il futuro (gli stadi riapriranno? Le linee aeree torneranno a decollare in numero uguale alla pandemia? Le auto si torneranno a vendere come prima?). I contatti sono stati rimandati al prossimo anno. Sperando, pure, da parte della Roma, che nel frattempo si possa materializzare qualche nuovo marchio (Toyota?).
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