Quel buco a destra da colmare al più presto
Bruno Peres, Karsdorp e Santon, la sensazione è che il ruolo sia scoperto. Questo perché nessuno dei tre ha le qualità giuste per fare quello che chiede l’allenatore
Difficile non essere d'accordo con Paulo Fonseca quando sostiene che la cosa più bella mostrata dalla Roma in casa del Milan siano stati i tre gol all'attivo e quella più brutta i tre gol al passivo.
Al di là del conteggio delle reti, che racchiude con semplicità e esattezza il senso vero della sfida, va fatta una riflessione un pochino più profonda: la Roma al Meazza ha confermato che i bilanci stilati dopo la conclusione del calciomercato erano (purtroppo) giusti. A Fonseca manca un esterno basso a destra. Sia che la Roma vada in campo con la difesa a tre sia con quella a quattro. Pur avendo tre giocatori per quella posizione, Bruno Peres, Karsdorp e Santon, la sensazione (eufemismo...) è che il ruolo sia scoperto. Questo perché nessuno dei tre ha le qualità giuste per fare, e bene, quello che chiede l'allenatore, "quarto" o "quinto" cambia poco. Uno è eccessivamente attaccante, un altro è maledettamente disordinato sotto il profilo tattico e l'ultimo è troppo difensore. Le caratteristiche dei tre sono chiare e non sono sufficienti per dare alla squadra uno spessore tecnico (e anche tattico) importante e equilibrato in quella zona del campo.
I motivi che hanno portato la società a non intervenire sul mercato, se non bloccando la doppia cessione di Karsdorp (Atalanta e Genoa), li sanno soltanto a Trigoria, ma la Roma proprio nella serata in cui è riuscita a segnare tre gol in casa della capolista imbattuta (e un solo gol al passivo, in totale) non ha brillato in fase difensiva, patendo gli attacchi del Milan proprio/soprattutto sulla fascia destra. Con Leao che sembrava un Freccia Rossa contro un Accelerato regionale.
Dato che, per ora, non è possibile far altro che migliorare l'addestramento, ci viene facile pensare (illuderci?) che alla prima occasione, cioè durante il calciomercato di gennaio, si provvederà a sistemare la faccenda. Magari gettando le basi per un futuro a lunga scadenza. Il problema c'è, e non è neppure nuovo: la situazione, lì a destra, è traballante da anni e non è mai stata stabilizzata. I numerosi tentativi fatti nel recente passato non hanno avuto buon esito, e questo dovrebbe spingere la società a metterci le mani in maniera definitiva.
P.S. Da quando è stato messo sulla graticola, cioè dalla fine della passata stagione, e bollato come un allenatore da cacciare prima possibile, Paulo Fonseca non ce la fa proprio a perdere una partita. Per favore, criticoni a tassametro, continuate così. Non mollate proprio adesso. Grazie.
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