Smalling non ce la fa. In Europa difesa a 4
Ibanez e Kumbulla al centro della difesa, schierata col sistema preferito da Fonseca. In caso di necessità Cristante pronto ad abbassarsi.
Centonove minuti. Il minutaggio complessivo dei due centrali favoriti per formare domani sera la coppia difensiva titolare è risicato ma non decisivo per le scelte finali di Fonseca. Che sono obbligate dallo stop di Smalling e dalla squalifica di Mancini, ma nulla tolgono alla fiducia che il tecnico ha già mostrato di riporre in Kumbulla e Ibanez, nonostante la giovanissima età di entrambi, poco meno di 42 anni in due.
Lo score internazionale peraltro è tutto nel (recente) passato del brasiliano, di sapore agrodolce: 19 minuti in Champions con la maglia dell'Atalanta sul campo dello Shakhtar, nel 3-0 che nell'autunno passato consegnò ai bergamaschi la storica qualificazione alla fase finale della competizione; 90 con quella della Roma nella sfida contro il Siviglia, che ad agosto scorso costò ai giallorossi l'eliminazione dall'Europa League. Unica - ma grave - macchia di un percorso quasi netto negli ultimi mesi, quelli in cui Ibanez è diventato un perno del reparto arretrato. Non ha invece ancora debuttato nelle coppe europee Kumbulla, che si è affacciato al calcio professionistico soltanto nell'ultima stagione con il Verona e quindi finora deve limitare la propria esperienza internazionale alle 3 presenze con la nazionale albanese e alle 17 con le varie Under. Trova ulteriori ragioni anche in questi dati la spasmodica voglia di riavere Smalling a Trigoria. La distorsione al ginocchio che ancora ieri lo ha costretto a svolgere lavoro individuale, lo depenna dalla trasferta a Berna. Ma al rientro, con il suo carisma e il suo curriculum, l'inglese avrà il compito di fare da chioccia a un reparto ricco di talento, quanto ancora povero di esperienza. Anche perché Fazio e Jesus, gli altri due difensori maturi in rosa, sono da tempo spariti dai radar fonsechiani.
E a meno di clamorose sorprese, domani sera toccherà ai due giovanissimi guidare la linea arretrata. Che si comporrà di quattro uomini davanti al redivivo Pau Lopez, al momento destinato al ruolo di portiere di coppa. Karsdorp è tornato in gruppo da due giorni, ma dopo un mese di assenza è complicato ipotizzare un suo impiego: a destra il ballottaggio riguarderà Peres e Santon, dal lato opposto inamovibile Spinazzola. Accanto a Veretout in mediana ci sarà Cristante, all'occorrenza in grado di abbassarsi per trasformare la difesa a tre. Poco più avanti dovrebbe toccare a Villar (che questo pomeriggio sarà in conferenza accanto a Fonseca prima della rifinitura sul campo dello Young Boys) innescare i connazionali Pedro e Perez ai fianchi di Capitan Dzeko. La squadra partirà in mattinata per Berna e al ritorno in Italia dovrebbe rientrare nella bolla di Trigoria, necessaria dopo la positività di Calafiori.
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