Una primavera da primato. Zalewski e Tall sugli scudi
A punteggio pieno dopo due giornate. Non capitava dal 2015-16, l’anno dell’ultimo scudetto De Rossi: «Dobbiamo essere rispettosi ma spavaldi, consapevoli di essere un’ottima squadra»
Sembra facile vincere le prime due partite di campionato, ma non lo è: nel Primavera 1 ci sono riuscite solamente due squadre, la Roma (doppio 3-2, ad Ascoli e al Tre Fontane con il Genoa) e il Sassuolo (che però per farlo ha dovuto schierare le riserve in Coppa Italia, venendo eliminata dalla Spal: i giallorossi non hanno questi problemi perché entreranno dagli ottavi).
Non lo è tanto che la Roma non ci riusciva da cinque anni: stagione 2015-16, 5-0 all'Empoli con tripletta di Soleri, 6-3 a Napoli con poker dell'esordiente Sadiq Umar, in entrambe le gare a segno Nura, il fenomenale terzino destro che a metà novembre, quando gli venne trovato il primo dei problemi cardiaci che lo avrebbero poi costretto a lasciare il calcio, aveva un bottino da attaccante, 3 gol in 6 partite. Era un campionato meno competitivo di quello attuale – c'erano ancora i tre gironi, e tutte le squadre di B: la Roma dopo le prime due affrontò Lanciano, Avellino e Ternana – ma il precedente è di buon auspicio: quella squadra, di cui facevano parte anche Machin, Ndoj, Tumminello, Marchizza e Luca Pellegrini, e per le ultime gare pure Capradossi e l'argentino Ponce, vinse lo scudetto di categoria.
Decisamente presto per dire se quella attuale potrà fare lo stesso – anche se l'Atalanta non è più la corazzata dell'ultimo biennio, e anche l'Inter ha comprato meno marziani del solito – ma per ora le cose stanno andando bene: i tre nuovi acquisti, i difensori Feratovic e Vicario, e l'attaccante Podgoreanu, si sono subito imposti come titolari, il gioellino di casa Zalewski sta diventando grande, e il senegalese Tall, la scommessa dell'anno scorso, con tre gol nelle prime due ha già fatto dimenticare il brasiliano Estrella, tornato a Roma domenica da avversario. Il Genoa non punta certo allo scudetto, ma l'ultima gara è stata comunque una bella dimostrazione di forza: l
a Roma ha chiuso un brutto primo tempo sullo 0-1, è tornata dagli spogliatoi super motivata, e al 67' era avanti di due gol. «La vittoria contava ma contava anche il modo di ottenerla – ha dichiarato Alberto De Rossi a Roma Tv – ad Ascoli abbiamo vinto all'ultimo secondo producendo tantissimo, col Genoa siamo andati sotto di nuovo, ce la siamo complicata ma abbiamo giocato una secondo tempo straordinario, siamo molto soddisfatti. All'inizio, ho visto qualche intervento timido, abbiamo preso gol da calcio da fermo, non è stato un primo tempo all'altezza. Il secondo è stato molto buono. Con la Fiorentina mi aspetto crescita, qualità, non prendere più gol da calcio da fermo. Non mi è piaciuta la timidezza iniziale, dobbiamo essere rispettosi degli avversari ma spavaldi, consapevoli di essere un'ottima squadra».
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