Trigoria, un ritiro a metà: tra il pericolo Covid e l'esodo dei nazionali
Si parte il 27 con i tamponi, il 28 il primo allenamento con la rosa extra large (35 giocatori) ma il 29 ripartono quelli impegnati in Nations League
Giovedì 27 agosto Trigoria riapre i battenti. Appena 21 giorni dopo l'ultimo impegno ufficiale dei giallorossi, la gara di Europa League persa con il Siviglia. Non erano mai stati così pochi i giorni tra la fine di una stagione e l'inizio di un'altra. Per esempio l'anno scorso i giorni di vacanza erano stati 40, ma ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che il 2020 è un anno particolare. Così tra qualche giorno gli alunni di mister Fonseca ritorneranno tutti sui banchi di scuola, che altro non sono che i campi del "Fulvio Bernardini".
Il primo giorno non sarà dedicato alle visite mediche, come di consueto, perché quelle effettuate per la ripresa del campionato dopo il lockdown hanno validità annuale. I calciatori saranno impegnati in altri esami clinici che ormai conoscono bene: l'ennesimo giro di tamponi anti-covid per scongiurare la presenze di nuovi positivi. Il club ha già tirato un sospiro di sollievo per quei calciatori che hanno trascorso le vacanze all'estero, come Dzeko, o in Sardegna, come Zaniolo e Pellegrini, testati al loro rientro. Al momento l'unico positivo resta Mirante che sta bene e continua il suo isolamento domiciliare, ma non tutti i romanisti sono tornati dalle vacanze.
La ripresa
Il primo allenamento è in programma il giorno successivo, venerdì 28, e sarà una seduta affollata. Al momento i calciatori sotto contratto con la Roma sono 35: Antonucci, Bouah, Calafiori, Keba, Coric, Cristante, Diawara, Dzeko, Fazio, Forenzi, Ibanez, Jesus, Karsdorp, Kluivert, Kolarov, Mancini, Mirante, Mkhitaryan, Olsen, Pastore, Pau Lopez, Pedro, Pellegrini, Peres, Perez, Perotti, Riccardi, Santon, Schick, Seck, Spinazzola, Under, Veretout, Villar, Zaniolo. Troppi per Paulo Fonseca, che non ama lavorare con rose extra large, anche se la calca durerà poco perché il 29 ripartiranno i giocatori impegnati con le nazionali. A partire dagli azzurri Mancini, Zaniolo, Spinazzola, Pellegrini e Florenzi, che nonostante un'annata non esaltante gode sempre della stima del ct Mancini, impegnati con l'Italia in Nations League. Lasceranno Trigoria anche Dzeko, Mkhitaryan e Kolarov, capitani di Bosnia, Armenia e Serbia, Under, impegnato con la Turchia, Villar, convocato dalla Spagna Under 21 e Olsen, che attende la chiamata della Svezia. Questi non sono gli unici giocatori a cui dovrà rinunciare Fonseca: Mirante sarà alle prese con la quarantena, Pastore sta iniziando adesso il suo percorso di riabilitazione dopo l'operazione all'anca e il nuovo acquisto Pedro deve smaltire l'infortunio alla spalla.
Mancherà anche Schick reduce dalla semifinale di Champions League con il Lipsia. Chi c'è comincerà a preparare la stagione con il portoghese e il suo staff. In tanti hanno già la valigia pronta e sanno di non rientrare nei piani dell'allenatore ma qualcuno proverà a fargli cambiare idea approfittando dell'assenza di tanti titolari. In questo senso l'amichevole contro il Benevento fissata a Trigoria per il 5 settembre sarà un'occasione da farsi scappare. I nazionali faranno ritorno a Trigoria tra il 7 e il 9 settembre, questo vuol dire che il tecnico avrà circa una decina di giorni per lavorare con il gruppo al completo e preparare il primo impegno ufficiale previsto per il 19 settembre.
Protocollo
Come detto in precedenza, il ritiro edizione 2020 sarà particolare. Almeno nei primi giorni i calciatori non pernotteranno a Trigoria ma torneranno a dormire a casa. L'intera preparazione si svolgerà secondo il rigido protocollo anti-Covid già utilizzato per la ripresa del campionato. Il centro sportivo è stato sanificato di recente dopo che due ragazzi della Primavera sono risultati positivi. L'accesso sarà consentito solo ai membri del cosiddetto "Gruppo Squadra". Nel caso in cui dovesse essere riscontrato un nuovo positivo, il club sospenderà gli allenamenti di gruppo e procederà subito ad un nuovo ciclo di tamponi tracciando la rete di contatti del contagiato per isolare gli elementi a rischio. Regole vecchie di un calcio nuovo, costretto ancora per molto tempo a convivere con il pericolo del virus.
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