Premio Beppe Viola, Lorenzo Pellegrini: "Andiamo a Sassuolo per vincere"
Il centrocampista giallorosso prima della premiazione al Salone d'Onore del Coni: "Ieri la Roma voleva vincere, alla Juventus bastava un punto"
Lorenzo Pellegrini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti prima della premiazione che lo vedrà essere insignito del Premio Cultura Sportiva "Beppe Viola" presso il Salone d'Onore del Coni. Ecco le parole del centrocampista giallorosso:
Sul premio.
"Sono onorato di riceverlo, è sempre una bella cosa. Sono davvero contento e voglio vivere al meglio questa giornata".
Ieri un pareggio con la Juve. Di Francesco ha detto che volete tutti il terzo posto. Però ora bisogna fare almeno un punto col Sassuolo.
"Sì, assolutamente. Penso che si sia visto da come abbiamo interpretato la partita che ieri la Roma voleva vincere. Alla Juventus interessava meno la vittoria, perché con un punto sarebbero stati automaticamente campioni d'Italia. Sicuramente è stata una partita affrontata in due modi differenti. La Roma voleva vincere e vuole arrivare terza, e andrà a Sassuolo per vincere la partita".
Per i giovani italiani c'è modo di affermarsi in un calcio come il nostro, assai difficile?
"Certo, c'è sempre la possibilità. Bisogna avere le opportunità ed essere bravi noi a sfruttare al meglio le possibilità che ci vengono date. Sono contento di ricevere il premio dopo Alessandro (Florenzi, ndr) che, oltre ad essere il calciatore che tutti sappiamo, è anche un ottimo ragazzo".
Questo gruppo ha fatto il massimo o si può fare di più?
"Si può sempre fare di più, partiamo con qualche consapevolezza in più rispetto allo scorso anno. Cercheremo di fare ancora meglio sia in Champions, dove sarà difficile, sia in campionato".
Hai idee chiare sul futuro?
"Certo, le idee chiare credo di averle oggi e di averle sempre avute in passato. Poi è normale che una clausola non vuol dire che ogni anno il giocatore deve cambiare squadra. Alla fine dell'anno ci incontreremo con chi di dovere per fare il punto della situazione, ma io sono tranquillo. Anzi, ancora dobbiamo raggiungere il terzo posto e ci concentriamo su questo".
Su Di Francesco?
"Sicuramente il tecnico è stato molto importante in questi tre anni di crescita che abbiamo fatto insieme. Sia io che lui possiamo fare molto meglio. Siamo ambiziosi e cerchiamo sempre di migliorarci. Speriamo di farlo già dal prossimo anno".
Nella Nazionale di Mancini c'è spazio per te?
"Lo spero, la Nazionale è sempre stupenda per ogni calciatore. Ovviamente un giovane come me spera di poter fare parte della Nazionale. Iniziamo questo percorso tutti insieme e cerchiamo di fare meglio e di far tornare l'Italia dove merita di essere".
Durante la premiazione, poi, Pellegrini ha dichiarato:
Non ti fa nessun effetto, ormai sei abituato a certi palcoscenici.
"Fa sempre effetto, è sempre emozionante. Sono onorato di ricevere questo premio, perché vedo giocare ragazzi in questo torneo e anch'io ero così. Va però ricordato che è sempre importante divertirsi, soprattutto quando si è giovani: il calcio è sempre e soprattutto un gioco".
Totti e Florenzi prima di te hanno ricevuto questo premio.
"Ovviamente è normale che essere qui, per noi, sia più che un onore: giocare per la squadra della propria città è davvero fantastico. Si devono rispettare tante cose, ma bisogna dire che per me sarebbe un onore fare una carriera come quella di Francesco".
Come riuscire ad arrivare ai tuoi livelli?
"Ovviamente è sempre complicato arrivare ad alti livelli, non solo nel calcio. Bisogna però vivere questo sport come un divertimento. Si deve sempre dare il 100% e divertirsi, il resto verrà da sé. Sono un po' schematico su questo argomento".
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