Mancini, la moglie rivela: "Nostra figlia in ospedale per 14 giorni. Gianluca è stato un professionista"
Ginevra è nata prematura lo scorso 18 luglio: "Solo dopo due settimane di paura sei arrivata nella tua nuova casa. Tuo papà ha continuato ad allenarsi e a giocare mentre moriva dentro"
Tutto è bene ciò che finisce bene. Può dirlo forte Gianluca Mancini, che solo oggi, dopo 14 giorni, ha potuto finalmente accogliere a casa la piccola Ginevra, la primogenita nata prematura lo scorso 18 luglio.
Il racconto arriva da Elisa, la moglie del difensore della Roma, che su Instagram ha rivelato le ultime due settimane vissute nell'ansia e nella paura dai giovani coniugi. Queste le sue parole.
"18 luglio 2020, il giorno più bello e inaspettato di tutta la nostra vita. Con tanta/troppa fretta sei nata tu e noi ci siamo guardati e abbiamo capito che la nostra vita sarebbe cambiata per sempre. Sei nata e subito ti hanno portata via da noi e solo dopo 14 infiniti giorni di ansie e paure, di mille viaggi all'ospedale, di speranza, di dolore e di domande senza risposta sei arrivata nella tua nuova casa".
"Grazie a tutte le tate zie della terapia intensiva dell'ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, solo chi è stato in quel posto orribile sa che non siete infermiere, siete angeli. E grazie papi Gianluca Mancini per essere corso subito da noi e per essere stato talmente forte per tutti e due da tenermi sempre a galla, non sono solita a dire queste cose "pubblicamente" ma stavolta devo: ti sei dimostrato un grande marito, un grande papà e anche un grande professionista per esserti allenato ed aver giocato anche se morivi e morivamo dentro e nessuno può sapere quanto. Ti meriti tutto il meglio che la vita potrà darci, anche quando ci metterà alla prova come questa volta. Ti amiamo da morire. Benvenuta a casa amore nostro".
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