Fonseca: "Sono preoccupato. La qualificazione in Champions è quasi impossibile"
Il tecnico dei giallorossi dopo la sconfitta contro l'Udinese: "È un problema mentale, dobbiamo recuperare per la prossima partita e lottare fino alla fine"
L'allenatore della Roma Paulo Fonseca ha rilasciato delle dichiarazioni a Roma Tv dopo la sconfitta contro l'Udinese. Queste le sue parole:
"È difficile spiegare cosa stia succedendo. Noi non siamo entrati bene nella partita e abbiamo preso gol, poi con l'espulsione è stato più difficile ma la squadra ha comunque reagito. Nel secondo tempo abbiamo creato di più e lasciato spazi. Ma è stato difficile con l'uomo in meno"
Partita condizionata dagli episodi?
"Quando si gioca con un uomo in meno è più difficile ma è vero che la situazione è preoccupante perché dobbiamo vincere. Dobbiamo lottare fino alla fine per gli obiettivi e il distacco con l'Atalanta è grande. E' difficile, quasi impossibile. In questo momento sono preoccupato ma devo anche recuperare la squadra per il Napoli"
Dzeko era stanco?
"Sì, ha giocato le prime due e non possiamo dimenticare che ora c'è il Napoli. Kalinic si è allenato sempre bene ultimamente e aveva fatto una bellissima partita contro il Cagliari prima del lockdown. In questo momento con così tante partite c'è il bisogno cambiare"
Preoccupa di più l'aspetto mentale o quello tattico?
"Non credo che sia un problema tattico, ora è mentale e dobbiamo recuperare la squadra per la prossima gara, che è molto importante. Abbiamo sempre giocato bene in questa stagione, abbiamo dimostrato di saperlo fare e ora dopo queste sconfitte dobbiamo recuperare"
Come si ricarica la squadra in un momento simile?
"Noi dobbiamo lottare fino alla fine. Abbiamo ancora degli obiettivi da raggiungere in questa stagione, possiamo ancora vincere qualcosa. Questo è importante, non dimenticare che chi gioca nella Roma deve sempre essere ambizioso. Abbiamo giocato bene molte partite e dobbiamo tornare quelli di prima"
Fonseca a Sky Sport
Molti calciatori sono sembrati fuori condizione. Sono scelte che rifarebbe?
"Sì, ci sono calciatori che non erano al meglio fisicamente. Ho schierato Cengiz più aperto per sfruttare l'uno contro uno. Poi dopo il loro gol e l'espulsione è stato più difficile, ma la squadra ha creato situazioni per arrivare al pareggio.
Pensa che si stia costruendo a qualcosa a Roma?
"Abbiamo creato un'identità che in questo momento non si sta vedendo. E' un momento difficile, la stagione non finisce qui, dobbiamo continuare a lottare per i nostri obiettivi".
Sarà difficile per le critiche.
"Siamo preparati alle critiche se non vinciamo".
Non mi è piaciuta la Roma di queste due partite.
"Dobbiamo lavorare per cambiare la situazione, sono io il responsabile, lo sono anche quando domani dirò ai calciatori che dobbiamo lavorare. Si tratta di una situazione sicuramente difficile, sono qui ad assumermi le responsabilità. La stagione non è finita, dobbiamo lavorare per cambiare i risultati".
Come pensa di convincere la squadra a continuare a lottare?
"Chi gioca nella Roma deve capire che dobbiamo lottare fino alla fine, se si gioca nella Roma bisogna essere ambiziosi. Abbiamo cambiato, ma nessuno di questi calciatori che sono scesi in campo dall'inizio era inesperto. Non è positivo cambiare molti giocatori, ma non è facile alla terza partita giocare sempre con gli stessi con pochi giorni per recuperare. E' un momento importante per l'allenatore".
Perché Dzeko non ha giocato?
"Perché era stanco, l'impatto della prima partita sulla condizione fisica è stato importante. Ho pensato anche alla prossima partita, contro il Napoli, che per noi è molto importante. Ho fiducia anche in Kalinic, che in questo periodo ha lavorato molto bene".
© RIPRODUZIONE RISERVATA