Qui Trigoria, a 115 giorni dall'ultima volta: «Noi siamo pronti»
Il lavoro svolto anche nel periodo di stop anima la Roma, da Zaniolo a Kolarov, che spiega: «Non sapevamo quando avremmo ricominciato, ma abbiamo fatto il massimo»
Vanno al massimo. Per le gonfie vele bisognerà attendere ancora venti giorni, quando la gara contro la Sampdoria li rivedrà in campo, a 115 giorni dall'ultima volta. Ma la certezza è che i giocatori di Fonseca non si sono tirati indietro un attimo negli ultimi mesi. Nonostante la lunghissima pausa forzata e la lontananza dal centro sportivo fino a inizio maggio. L'ennesima conferma arriva da uno dei leader del gruppo, Aleksandar Kolarov, che ha abituato a centellinare le sue sortite pubbliche, ma (forse anche per questo) quando parla difficilmente utilizza mezze misure. E comunque tende a non compiacere. Ospite dell'evento web organizzato da Acronis, nuovo partner della Roma, il serbo ha fatto riferimento al periodo di isolamento forzato durante la pandemia. «Noi dovevamo allenarci e mantenerci in forma perché non sapevamo quando e se il campionato sarebbe ricominciato. Ho fatto il massimo possibile per mantenermi in forma». Non è stata semplice per nessuno la vita durante il periodo di massima emergenza, ma per i calciatori si è aggiunta la difficoltà nel tenersi in forma.
Quelli della Roma sono stati istruiti agli allenamenti a distanza dallo staff tecnico tramite la tecnologia. «Meno male che avevamo cellulari e tablet», ammette Kolarov. Ma la squadra allenata da Fonseca ha già dimostrato più di una volta di sapersi esaltare nelle difficoltà, anche quando ha dovuto far fronte a una quantità di infortuni poco ipotizzabile e che avrebbe potuto inare qualsiasi certezza. Ora che anche i lungodegenti hanno sfruttato la lunga sosta per rimettersi dai rispettivi problemi di natura fisica, il tecnico portoghese potrà di nuovo contare su una rosa profonda e animata dalla voglia di lavorare. A partire dal giocatore più atteso, quel Nicolò Zaniolo che sembrava destinato a rientrare non prima della prossima stagione e che invece potrà essere disponibile già in questo inedito finale di campionato. La smania del talento verso il ritorno rappresenta uno dei simboli di una squadra che invece di andare al mare, vuole vedere come va a finire. Dai più maturi ai più giovani.
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