Nuno Romano: "Ci siamo adeguati all'emergenza. A Roma giocatori molto professionali"
Il preparatore atletico della Roma: "Abbiamo dovuto reinventare i piani di lavoro, personalizzato per ognuno. E’ più un controllo che un vero allenamento"
Resta il fatto che l'emergenza coronavirus ha colto di sorpresa il mondo del calcio stravolgendone tempi e metodologie di lavoro. "Si cerca di fare il possibile per mantenere una certa forma. Si lavora anche dal punto di vista psicologico, mentale. E' più un controllo che un vero allenamento. Il sovraccarico e l'intensità, ovviamente, sono differenti rispetto agli allenamenti in campo. E' una preparazione simile a quella che i giocatori fanno durante il loro periodo di ferie. Si fa una sorta di mini-preparazione rispetto all'inizio della stagione". Sulle sue difficoltà dovute alla quarantena, ha spiegato: "A livello lavorativo l'aspetto più difficile è stato che non eravamo pronti a reinventare il nostro piano di allenamenti. E' una novità per tutti. Un'altra difficoltà è mantenere concentrati i giocatori e cercare di sapere se fanno quello che gli hai detto". Questa situazione condiziona inevitabilmente la condizione della squadra, che avrà bisogno di tempo per tornare a essere competitiva in campo: "In precampionato si conosce il tempo a disposizione e ci si prepara. Oggi invece ancora non si sa e non si è mai saputo. Noi ci aggiorniamo giorno dopo giorno. Quando si riprenderanno gli allenamenti sarà un lavoro duro per noi preparatori. Si avranno a disposizione tre settimane per preparare un calendario intenso e competitivo di due mesi".
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