La statistica - Ecco come si comporta la Roma dopo la sosta per le Nazionali
Occhio alla sosta. Negli ultimi dieci anni, dopo la pausa per le nazionali, venti vittorie e dieci sconfitte. Ecco il bilancio della Roma:
Trentatré partite: venti vittorie, dieci sconfitte e due pareggi. Più una gara rinviata: quel Sampdoria-Roma che, inizialmente in programma il 9 settembre 2017, è stato disputato il 24 gennaio scorso. Solo due invece i pareggi. È il bilancio delle gare giocate dalla Roma dopo la sosta per gli impegni della Nazionale nelle ultime dieci stagioni. Da Spalletti a Di Francesco, passando per Luis Enrique, Zeman, Andreazzoli, Rudi Garcia e il "Luciano bis".
Il dato che salta immediatamente agli occhi smentisce l'adagio "mainagioistico" sostenuto da tanti, troppi, per cui i giallorossi vincono di rado all'indomani delle due settimane di stop. Falso, se andiamo a scartabellare i risultati dell'ultimo decennio, in cui i successi sono addirittura il doppio dei ko. Anche se alcune sconfitte sono state pesanti (c'è lo 0-4 dell'Olimpico contro l'Inter di Mourinho e il 5-1 rimediato a Cagliari con Ranieri), spesso e volentieri siamo tornati in campo facendo nostra l'intera posta in palio.
Lucio e Claudio
Il bilancio per Luciano Spalletti non è dei più positivi: la nostra statica parte infatti da dieci anni fa, precisamente dal 13 settembre 2008. Dopo aver sfiorato il tricolore nella stagione precedente, alla seconda giornata del 2008/09 veniamo sconfitti 3-1 al "Barbera" dal Palermo. Un mese dopo, il 19 ottobre, affrontiamo l'Inter di Mourinho dopo le due gare disputate dalle Nazionali per le qualificazioni ai Mondiali sudafricani: all'Olimpico finisce 0-4 con doppietta di Ibra e gol di Stankovic e Obinna.
Il campionato seguente il tecnico toscano si dimette a seguito di due sconfitte in altrettante gare e al suo posto arriva Claudio Ranieri. L'esordio dell'allenatore romano c'è proprio dopo Georgia-Italia e Italia-Bulgaria: andiamo a Siena, vinciamo 2-1 in rimonta grazie ad un bolide di Riise su punizione all'87'. A novembre gli Azzurri disputano due amichevoli contro Olanda e Svezia, quindi la Roma torna in campo il 22: il mattatore della gara casalinga contro il Bari è Francesco Totti, autore della tripletta decisiva per il 3-1 finale. Sempre sotto la guida di Ranieri, però, l'11 settembre 2010 rientriamo dalle due settimane di stop del campionato a Cagliari, dove incassiamo cinque gol dai rossoblù.
La Roma americana
Nell'estate del 2011 la Roma passa agli americani: la proprietà si affida a Baldini e Sabatini, che scelgono Luis Enrique come tecnico. L'esordio in campionato dell'asturiano, però, è caratterizzato da una sconfitta: dopo i match di qualificazione ad Euro 2012, di fatto inizia il campionato. C'è di nuovo di mezzo il Cagliari, che vince 2-1 all'Olimpico grazie ai gol di Conti e El Kabir (di De Rossi la rete della bandiera). Le cose non vanno meglio al successivo stop: perdiamo 2-1 il derby, decide Klose al 93'. Per l'annata 2012/2013 si punta su una vecchia conoscenza, Zdenek Zeman. Ospitiamo il Bologna il 16 settembre, dopo che l'Italia di Prandelli ha iniziato la marcia d'avvicinamento alla Coppa del Mondo in programma in Brasile: avanti di due gol fino al 70', subiamo tre reti che ci condannano alla prima sconfitta stagionale.
Rudi Garcia imbattuto
Otto vittorie e due pareggi su dieci partite dopo la sosta: è il ruolino di marcia di Rudi Garcia nei due anni e mezzo nella Capitale. Dal successo per 3-1 al Tardini di Parma al 2-2 del Dall'Ara del 21 novembre 2015, con il francese in panchina la Roma ha battuto due volte il Napoli (2-0 e 1-0, sempre Pjanic a segno). I tre punti simbolicamente più importanti sono arrivati il 18 ottobre 2014: si tornava a giocare la Serie A dopo le gare di qualificazione agli Europei del 2016 e i giallorossi, reduci dal furto dello Juventus Stadium, si imponevano con un perentorio 3-0 casalingo sul Chievo.
Lo "Spalletti-bis"
Il ritorno del tecnico di Certaldo nel gennaio 2016 porta la Roma ad una cavalcata a caccia del terzo posto: l'impresa passa per il poker rifilato alla Lazio il 3 aprile 2016, arrivato a seguito delle due amichevoli disputate dall'Italia di Conte contro Spagna e Germania. Non c'è partita: i biancocelesti vengono schiantati da El Shaarawy, Dzeko, Florenzi e Perotti. Nuova stagione, altra vittoria. Dal sapore speciale, perché l'11 settembre 2016 Francesco Totti guida la rimonta contro la Samp sotto il diluvio e dal dischetto firma il suo ultimo gol-vittoria in campionato. Un mese dopo, a Napoli, sono invece Dzeko e Salah a stendere la squadra di Sarri e a lanciarci verso il secondo posto.
Ora tocca a Di Francesco, che contro il Napoli ha perso in casa dopo uno stop per le nazionali. Ma ha vinto il suo primo derby da tecnico giallorosso in seguito al playoff che ha sancito la non partecipazione dell'Italia ad un Mondiale per la prima volta dopo sessant'anni. L'auspicio è che possa ripetersi sabato contro il Bologna.
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