Pellegrini: "Vi racconto le emozioni del mio esordio. Totti e De Rossi i miei idoli"
Il centrocampista ha risposto alle domande dei tifosi sui social: "Entrato in campo avevo un po' di paura, ma giocando è stato tutto più facile. Mi sento come i tifosi"
Lorenzo Pellegrini si racconta. Il centrocampista giallorosso ha risposto alle domande che i tifosi gli hanno posto sui profili social ufficiali della Roma. Dalla routine in quarantena alle emozioni dell'esordio, queste le risposte del numero 7 giallorosso.
La sua giornata in quarantena
"Mi sveglio presto per portare fuori i miei due cani. Passo molto tempo con mia figlia Camilla e mia moglie. Poi pranzo e nel pomeriggio svolgo il programma di allenamento che ricevo giornalmente dallo staff"
Il suo genere di film preferito
"Mi piace il genere crime, in particolare i film ispirati a storie vere. Un film che posso consigliare a tutti è Giustizia Privata. Se avete modo, vedetelo".
L'esordio a Cesena
"Rudi Garcia prima di ogni partita bussava alla porta di tutti i giocatori per fare l'in bocca al lupo e per dare le ultime direttive. Quel giorno mi disse di tenermi pronto. Una volta entrato po' di paura c'era. Era un periodo difficile e stavamo vincendo 1-0 con un gol di Daniele. Una volta in campo tutto è diventato più facile. Sono stati più emozionanti il prima e il dopo piuttosto che la partita in sé".
I suoi idoli
"Da romano e romanista i due punti di riferimento per me sono sempre stati Francesco e Daniele. Lo stesso discorso valeva per i miei cugini, per mio padre, per tutta la mia famiglia. Ma oltre a loro due, un giocatore che ho sempre ammirato è Ronaldinho. Era capace di trasportarti con la sua classe. Faceva divertire tutti perché per prima cosa si divertiva lui giocando".
Il paragone con Totti
"Su questo è giusto spendere due parole: io non sarò mai Francesco, lui è una leggenda, un campione, un punto di riferimento. Ovviamente sentire dire queste cose mi fa molto piacere, ma Francesco è Francesco e come lui non ne nascerà un altro. Io sono Lorenzo. Non saprei dire a chi somiglio, non mi piace fare paragoni, cerco solo di essere il miglior Lorenzo da mettere a disposizione della Roma".
L'emozione di giocare con la Roma
"È un'emozione infinita. Mi sento come tutti i ragazzi che giocavano con me da piccoli e che ora vengono allo stadio a tifare la Roma. È come se tutti loro fossero me e io fossi loro. È un'emozione grande. È quasi inspiegabile e non vale solo per me ma anche per la mia famiglia. Io vedo mio padre come un eroe e sapere che si emoziona vedendo me scendere in campo con la maglia dell'ASRoma mi rende ancora più orgoglioso".
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