La Serie A valuta lo stop degli allenamenti
Domani l'assemblea che si sarebbe dovuta svolgere oggi: oltre all'emergenza, gli altri punti sono la verifica dei poteri e l'approvazione del verbale delle ultime assemblee
È stata posticipata a domani l'Assemblea di Lega che si sarebbe dovuta svolgere oggi: con tanto di ordine del giorno rinumerato in ragione del diverso peso degli argomenti da trattare. Va da sé che l'emergenza Coronavirus è salita al primo posto nella classifica delle priorità, con l'obiettivo di tutelare al meglio tutti i tesserati, dopo aver consultato il parere dei responsabili sanitari delle varie società.
Dopo la sospensione del campionato fino al 3 aprile, si è fatta avanti l'Aic chiedendo anche il blocco degli allenamenti: argomento sul quale l'ultima parola spetta proprio alla Lega. Dalla sede di via Rosellini, a Milano, si sono subito attivati, prendendo una posizione in merito ancor prima dell'Assemblea di domani. Nel frattempo cinque club hanno già fatto la propria scelta: Milan, Lazio, Cagliari e Fiorentina avevano comunicato nei giorni scorsi la sospensione di ogni attività fino al prossimo weekend, e da ieri si è fermato anche il Bologna fino al 18, la ripresa è fissata per il 19 marzo. La Lega ha avallato la proposta dell'Aic consigliando la sospensione degli allenamenti almeno per una settimana, salvo successive indicazioni, per quanto concerne le società non impegnate nelle competizioni europee. Chiaro che Roma, Juventus, Inter, Napoli e Atalanta difficilmente potranno sospendere i propri allenamenti almeno fino a quando dalla Uefa non arriverà una disciplina chiara e precisa su come affrontare l'emergenza Covid-19 a livello continentale.
La Lega ha anche tracciato un piano ben delineato circa le indicazioni sui comportamenti da adottare da parte dei calciatori in questo periodo: ai tesserati si raccomanda di restare a casa sempre in stretto contatto con lo staff sanitario, evitando rientri nelle città di residenza e rapporti sociali non strettamente necessari. La Lega serie A inoltre ha richiesto a Uefa e Fifa una certa sensibilità verso le tematiche mediche e sociali, ponendo l'attenzione alla tutela della salute del mondo professionistico, pur nel rispetto delle esigenze sportive. L'obiettivo resta quello di fermare anche le competizioni europee a prescindere da dove le partite debbano giocarsi, soprattutto dopo che l'Oms ha dato il responso: «Il Coronavirus è una pandemia». Gli argomenti, dalla sospensione degli allenamenti alle novità in ambito europeo, verranno discussi domani. Oltre all'emergenza Covid-19 gli altri punti all'ordine del giorno sono la verifica dei poteri e l'approvazione del verbale delle ultime assemblee.
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