Totti: "Ci rialzeremo. Di Francesco farà grande questa squadra"
Il dirigente giallorosso parla da Montecarlo: "Le voci di crisi non ci interessano, siamo uniti e sono certo che finiremo bene in campionato"
A margine dei Laureus Sport Awards a Montecarlo, Francesco Totti ha parlato di Roma, di Champions League e della corsa scudetto. Queste le sue dichiarazioni:
Di Francesco è sereno?
"Quando si perde è un momento delicato per tutti, noi come società gli siamo vicini, crediamo forte in lui e lo sosterremo fino alla fine, è un punto fermo della nostra società."
Preoccupato per la situazione attuale della Roma?
"No, perché credo in Di Francesco. Gli siamo vicini in tutto e per tutto: cercherà di risollevare questa squadra. Speravo che tutte queste difficoltà non ci fossero ma ci rialzeremo. Nell'arco di una stagione gli alti e bassi possono esserci e a Roma queste situazioni spuntano all'improvviso. Sono sicuro che ci risolleveremo e faremo un grande finale di stagione. Il problema del gol sparirà, basta restare uniti, coesi e avere un unico obiettivo. Sono certo che andremo avanti in Champions e finiremo bene in campionato. Le voci di crisi non ci interessano: società, squadra e allenatore sono uniti. Ci risolleveremo anche se nella piazza di Roma, quando ci sono delle difficoltà, tutto diventa più difficile. La situazione non è critica: avevamo vinto tre partite di fila in campionato, poi c'è stato il piccolo passo falso in Champions e il ko con il Milan."
Spalletti?
"Dell'allenatore di prima non parlo più. Per me è un capitolo chiuso e non intendo più dire niente a riguardo. Penso a Eusebio che farà grande questa squadra."
Pallotta è arrabbiato?
"Monchi è andato lì per parlare di altro, non di Di Francesco per il quale nutriamo tutti grande fiducia."
La partita con lo Shakhtar?
"Il secondo tempo dell'andata mi ha sorpreso perché dopo una prima frazione come quella non pensavo a una ripresa così brutta. Abbiamo tutte le carte in regola per ribaltare la partita e conquistare la qualificazione."
Dzeko?
"Tornerà a segnare, ci sta un momento di flessione ma lui i gol li ha sempre fatti."
Scudetto?
"Se devo tifare, dico Napoli, perché sennò la Juventus è monotona. Ogni vent'anni è giusto che vinca un altro."
Perché il Brasile favorito al Mondiale?
"Perché non c'è l'Italia. Il 7-1 con la Germania? Oramai è passato e il passato si dimentica. Per me è una delle pretendenti con Germania, Francia e Argentina, sempre le solite".
Nainggolan?
"Sono contento che Radja possa parlare in maniera tanto ambiziosa. Ha cinque anni di contratto e cercheremo di portarlo più avanti possibile anche se le cose si fanno in due. È importante che dica di voler rimanere. La Roma non è un trampolino di lancio, ma un grande club nel quale è possibile vincere qualcosa di importante".
La corsa al terzo posto con Lazio e Inter?
"Roma, Lazio e Inter sono le squadre che si giocheranno la Champions, sarà un combattimento a tre fino alla fine e noi speriamo di non fare più passi falsi. Il Milan? Può rientrare, ma se hai tre squadre davanti è dura che tutte facciano un passo falso, per questo credo che sia complicato".
Consigli alla squadra?
"Se ne possono dare tanti, ma alla fine dipende dai giocatori. Come già detto servirà unione e convincimento delle proprie qualità. La squadra deve capire mentalmente di essere forte".
Schick?
"È un giovane promettente che sarà sicuramente il futuro della Roma".
Il derby di Milano?
"Spero che vinca l'Inter, perché è più forte rispetto al Milan".
Manca l'apporto dei senatori?
"Il problema è che siamo abituati a vedere dei giocatori ad un certo livello, ma durante l'anno ci può stare un momento di leggera flessione fisica o mentale. Si tratta di giocatori di altissimo livello e ne usciranno a testa alta come hanno sempre fatto. Il mister tiene particolarmente a questi giocatori abituati a fare la differenza".
L'Italia?
"Spero che ritorni ad altissimi livelli come una volta".
Buffon?
"È una decisione che spetta a lui, ci avrà pensato e starà bene fisicamente. Ben venga, è giusto che giocatori di questo calibro vadano avanti. Se sta bene bastano due parate per farlo tornare Buffon, appena farà un errore si dirà che è troppo vecchio. Paura di smettere? Io l'ho avuta. Lasciavo la mia vita, ora cercherò di ambientarmi il prima possibile per capire cosa farò da grande, anche se l'ho già capito".
Cosa ti manca?
"Mettermi gli scarpini, condividere lo spogliatoio, le cene con la squadra. Sono piccolezze ma che a un giocatore cambiano la vita".
PSG-Real Madrid?
"È la partita delle partite. Sono due squadre di livello mondiale con giocatori top, sarà bellissima da vedere e bellissima da giocare. Mi auguro che vinca il migliore. In questo momento mi sembra il Real Madrid, ha sempre fatto bene in Champions ma affronterà una squadra che potrà dire la sua".
L'Olympique Marsiglia di Rudi Garcia?
"Un grande allenatore e una grande persona, mi sono trovato benissimo nei due anni a Roma con lui. È preparato e disponibile, sono stato felice di averlo incontrato nel mio cammino".
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