Verso il futuro, Monchi vola a Boston da James Pallotta
Il direttore sportivo della Roma volerà negli USA per incontrare il Presidente giallorosso per iniziare a delineare alcuni piani
Missione americana in vista per Monchi. Domattina il direttore sportivo volerà negli Stati Uniti, destinazione Boston, per incontrare il presidente Pallotta. Motivo della trasvolata: un aggiornamento sulle nuove tecnologie messe in campo dalla Roma nella ricerca dei giocatori. Questione che ebbe a suo tempo un peso nella querelle fra il massimo dirigente romanista e l'ex direttore sportivo, seguita alle sue dimissioni prima di sbarcare alla corte di Suning. Ma ormai è storia datata. Quella delle ultime ore racconta di un Pallotta sempre più concentrato sui mezzi tecnologici applicati al calcio. Tanto da essere stato uno degli ospiti della "Sloan Sports Analytics Conference", che si è tenuta al Mit di Boston durante il fine settimana. Del convegno sono giunte in Italia notizie frammentarie, attraverso i tweet minuto per minuto di Ted Knutson, uno degli analisti sportivi presenti all'iniziativa. Da lui sappiamo che nel corso del suo intervento, il presidente giallorosso ha esposto nel dettaglio il machine learning del quale si avvalgono gli osservatori della Roma, ovvero l'utilizzo di statistiche e dati minuziosissimi nella ricerca dei giocatori, specificando che all'interno dei gruppi di lavoro sono presenti anche due donne.
Oltre che della ricerca dei talenti, si è parlato anche della formazione degli stessi "in casa". Dove per casa s'intendono anche gli Stati Uniti. E non potrebbe essere altrimenti per Pallotta, che in patria vanta dodici Academies delle quali fanno parte ben ventimila ragazzi. Molti di questi, raccontano dagli States, non hanno nulla da invidiare agli omologhi italiani fra i 12 e i 14 anni di età, anche se il gap si allarga fino a diventare incolmabile in età da "Primavera". Poi - riferisce ancora Knutson - il presidente giallorosso avrebbe spiegato i motivi che lo hanno spinto a creare una radio societaria, primo fra i quali la necessità di creare un contraltare alle altre nove che a Roma «sparano merda tutto il giorno». Parole queste ultime che hanno scatenato un vespaio, ma che non sono state confermate. Lo stesso virgolettato attribuito a Pallotta in realtà fa parte di un periodo riportato da Knutson in forma indiretta.
Al di là delle chiacchiere, vere o presunte, verso il futuro si volerà concretamente a partire da domani, quando Monchi atterrerà nelle lande pallottiane, dove si tratterrà fino a mercoledì. Ovviamente sarà l'occasione anche per fare un punto della situazione in prospettiva del prossimo mercato. Nulla di definitivo, anche perché il crocevia della stagione è prossimo, ma ancora non superato. Dopo la sfida al Milan, la Roma sarà attesa da un'altra partita delicatissima, in trasferta contro il Napoli. La giornata dell'impegno al San Paolo può essere decisiva non solo per i giallorossi. Il calendario propone incroci chiave per lo scudetto come per la zona Champions, con la Juventus impegnata all'Olimpico e il derby di Milano. Poi, dopo dieci giorni, le note che scandiscono la massima competizione continentale faranno capolino all'Olimpico, in occasione della gara di ritorno con lo Shakhar. Nelle prime due settimane di marzo, presumibilmente, la Roma saprà se il finale di stagione potrà riservare ulteriori soddisfazioni in campo europeo, e al tempo stesso lanciare la squadra verso la partecipazione alla prossima Champions. Soltanto allora le strategie potranno essere più chiare. Ma è ovvio che Monchi abbia già individuato alcuni degli obiettivi in prospettiva della sessione di mercato estiva. Giocare d'anticipo, come ha rivelato lo stesso direttore sportivo, è vitale nel suo ambito. Il futuro è anche (soprattutto) questo.
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