AS Roma

Yaremchuk-Depoitre, la strana coppia d'attacco del Gent

Occhio al talento dell'ucraino e alla potenza del belga: i due centravanti hanno realizzato complessivamente ben ventiquattro reti in stagione

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
18 Dicembre 2019 - 18:24

La coppia di attaccanti che non ti aspetti sta cominciando a popolare le giornate di studio di Paulo Fonseca e del suo staff di osservatori. Perché dopo aver ringraziato l'ex Siviglia Kanouté per la delicatezza del sorteggio alla cerimonia di Nyon, a Trigoria è cominciata l'operazione di conoscenza della poco reclamizzata squadra belga, attualmente terza nella Jupiler Pro League, alle spalle di Bruges e Anversa, e dei suoi giocatori. E inevitabilmente una delle chiavi di lettura che fa presto capire di che pasta sia fatta una squadra che si deve affrontare e che non si ha il vantaggio di conoscere direttamente, deriva dall'analisi in video dei gol realizzati. E ieri a 'Il Romanista' abbiamo osservato tutti i 49 gol realizzati (in 25 partite tra campionato e Europa League, alla bella media di 2 a gara) in questo primo scorcio di stagione per capire quale saranno i principali pericoli che, pur partendo da favorita, la Roma si ritroverà a fronteggiare.

I due giganti

E il principale si chiama Roman Yaremchuk, un gigante ucraino classe 1995 su cui anche la società giallorossa aveva posato il suo sguardo la scorsa estate prima di prendere Kalinic. Dotato di gran talento a dispetto dell'altezza sopra la media (191 cm), il profilo dell'ucraino è piuttosto simile a quello di Patrick Schick, ma forse rispetto al ceco ha una concretezza maggiore che lo ha portato a segnare finora 51 gol in 177 partite ufficiali, di cui 17 in questa prima parte di stagione (10 in campionato, 3 in Europa League e 4 ai preliminari). L'ucraino forma una strana coppia d'attacco, nel 4312 su cui sta insistendo con profitto il tecnico Thorup, con l'altro colosso della rosa, Laurent Depoitre, definito tempo fa con geniale intuizione il "Riganò delle Fiandre" da un sito specializzato in ritratti calcistici (Zona Cesarini). Sì perché l'attaccante belga trentunenne (191 cm per 90 chili) ha alle spalle una bella storia di speranze e fallimenti, vissuti però sempre con l'intensità della sua enorme dedizione ad ogni causa sposata. E quest'anno pare proprio che Depoitre stia vivendo una seconda giovinezza, essendo arrivato a segnare già 14 reti in stagione (7 in campionato, 4 in Europa League e 3 ai preliminari). Il suo primo gol è arrivato l'11 agosto, alla seconda giornata di campionato, contro il Mouscron (avvitamento di testa sul palo opposto), gli ultimi tre negli ultimi giorni: prima una doppietta giovedì all'Oleksandria in Europa League (un bel tiro forte e secco in transizione sul primo palo e un tocco da opportunista in area), poi l'unico gol della sconfitta contro l'Ostenda domenica (tap-in su respinta del portiere). Alto e grosso, e per conseguenza non velocissimo, Depoitre sfrutta il suo fisico per difendere il pallone in area, ma non disdegna il tiro da fuori. E sfrutta bene gli spazi stretti anche sui calci piazzati e nelle mischie in area: così ha segnato in Europa League al Wolfsburg e in campionato all'Anderlecht, deviando di piatto al volo dentro aree intasate.

Diverse le tipologie di reti di Yaremchuk, di sicuro il più forte giocatore della squadra belga: l'ucraino si muove benissimo tra le linee difensive avversarie troppo alte (occhio Fonseca...), sfrutta gli spazi per partire dritto verso la porta variando sempre la soluzione finale. Così ha segnato l'ultimo gol (dieci giorni fa in campionato col Waregem) e lo scorso 21 novembre con l'Anversa. Ha poi aperto la rimonta sul Wolfsburg in Europa League (gara di ritorno in Germania) con un gran destro da fuori area all'incrocio e ha segnato entrambi i gol dell'altra rimonta contro i tedeschi in casa, segnando prima da lontano e poi da vicino. È uno dei rigoristi (anche qui varia le soluzioni, apre il piatto destro alla sinistra del portiere, vedi gol al Waregem, o chiude incrociando, con il Kas Eupen), ma sa anche recuperare il pallone sulla trequarti per far partire la transizione in verticale.

David e Bezus

Va poi tenuta d'occhio anche la stellina del Gent, il giovanissimo canadese Jonathan David, classe 2000 e autore già di 11 reti in stagione, anche lui con un campionario molto vario. Non a caso la sua valutazione è già lievitata a 20 milioni di euro. Attaccante, seconda punta e trequartista, dalle movenze sembra Kantè, ma ha una verticalità offensiva che lo rende unico nel suo genere. Contro l'Anversa in campionato ha beffato tre difensori a cui stava contendendo un pallone in area, sentendosi toccare è andato a terra guardando l'arbitro che però non ha fermato l'azione, i difensori invocando l'innocenza si sono fermati, lui si è rialzato in una frazione di secondo, li ha scansati tutti e tre e ha segnato quasi a porta vuota, tra l'incredulità degli avversari. Ha tirato e segnato il rigore contro lo Standard Liegi, ha segnato una doppietta in Europa League contro il Saint Etienne (primo gol di testa su respinta corta del portiere, secondo gol con botta sotto la traversa dopo uno splendido assist di tacco di Depoitre) e un'altra contro il Cercle Brugge il primo settembre (in tuffo di testa il primo, con conclusione secca su inserimento centrale il secondo).

Buono lo score anche di Roman Bezus, altro giocatore d'estro ucraino, numero nove, in realtà trequartista molto utilizzato da Thorup dietro ai due attaccanti. Finora ha segnato cinque reti: una doppietta all'esordio in casa nel pirotecnico 6-1 al Kas Eupen, una gran botta sotto la traversa contro lo Standard Liegi, uno scavetto delizioso ad ingannare il portiere contro il Kortrijk e un altro gran destro da fuori contro il Waregem. Occhio infine al camerunense Ngadeu Ngadjui, difensore centrale col vizietto del gol: 4 finora, 3 di testa e uno in mischia da corner.

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